Alcuni giorni fa i responsabili di casa Konami hanno rilasciato in rete la demo del nuovo capitolo della saga Pro Evolution Soccer, titolo che da alcuni anni non sta rispettando la qualità dei prodotti creati sulla tanto compianta Playstation 2.
PES 2014 però potrebbe essere l'episodio della svolta. Come ormai sappiamo Konami ha deciso di sfruttare una variante del motore grafico Fox Engine, tecnologia creata dallo studio di Hideo Kojima che verrà implementata al meglio in Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Una fisica nuova quindi per un gioco che non verrà rilasciato sulle console di nuova generazione, ma solamente su Playstation 3, Xbox 360 e PC.
In redazione abbiamo affrontato un buon numero di partite e ovviamente sono balzati all'occhio una serie di dettagli significativi. Sottolineiamo però che comunque ci siamo trovati di fronte a una demo, quindi il codice potrebbe non essere quello definitivo.
Una volta scaricata la demo ci si ritroverà di fronte a un menu in cui sarà possibile accedere solamente alle modalità Partita e Allenamento. Per l'occasione Konami ha deciso di inserire undici team tra nazionali e club. Bayern Monaco, Santos, Manchester United, Colo-Colo, Boca Juniors, Inghilterra, Spagna, Germania, Francia, Italia e Portogallo sono le squadre selezionabili.
Scelto il team sarà possibile accedere a varie funzioni, tra cui la scelta dello stadio, opzioni partita e soprattutto lo schema di gioco. L'interfaccia preparata per la modifica della formazione non è cambiata, di conseguenza chi ha giocato ai capitoli precedenti si troverà già pronto a buttarsi sul rettangolo di gioco.
Pad alla mano si entra nel vivo della partita. L'impatto grafico convince solamente a livello dei giocatori in campo, proponendo come al solito una cura certosina dei visi di ogni giocatore presente nel database. Perfezione non raggiunta purtroppo nella ricostruzione degli stadi e degli elementi di contorno, complice anche la scelta della risoluzione grafica a 720p. Particolare che comunque si posiziona in secondo piano.
Fin dai primi passaggi ci si accorge come il gameplay è stato finalmente sistemato. Il sistema di controllo infatti risponde quasi in maniera perfetta, permettendo al giocatore di dare quella sensazione di libertà sul campo che nei vari PES precedenti sembrava essere svanita nel nulla. I binari infatti sono stati per la maggior parte eliminati, anche se capita di assistere comunque a movimenti precalcolati, ma in dosi molto minori rispetto al passato.
Il Fox Engine ha permesso al team di sviluppo non solamente di inserire nuove animazioni ma di garantire un calcolo degli impatti davvero ottimale. Certo, è capitato di riscontrare alcune fastidiose compenetrazioni, ma anche in questo caso nulla di allarmante. Le animazioni sono quindi convincenti e i calciatori reagiscono velocemente ai cambi di direzione dettati dal ritmo della partita.
Le noti dolenti sono però apparse durante le fasi difensive. Come sopra citato potrebbe essere banalmente un problema della demo, ma come gli scorsi anni abbiamo riscontrato una scarsa concentrazione del comparto difensivo, soprattutto dei centrali che si dimenticano di marcare l'attaccante, e del portiere, il quale si lascia andare in papere assurde, alternate a interventi da vero campione nelle uscite e sui tiri da lunga distanza. Capiterà quindi di subire un goal centralissimo con svenimento del portiere annesso a parate agli incroci su bordate incredibili.
Il comparto difensivo fatica a leggere i movimenti degli avversari nei momenti in cui si decide di effettuare un filtrante, il quale si trasforma ancora una volta nell'arma più devastante per trovarsi a tu per tu con l'estremo difensore. Ci aspettiamo quindi di mettere le mani su un gioco dalla IA limata, dato che le sopra citate pecche sono state riscontrate al livello di difficoltà massimo, cioè Superstar.
La IA riesce comunque a mettere in serie difficoltà il giocatore, soprattutto quando la squadra guidata è il Bayern Monaco. Dopo alcune partite ci siamo accorti che il gioco si è fatto particolarmente fisico, di conseguenza utilizzare un giocatore corpulento dà un leggero vantaggio in fase di interdizione. Ovviamente inutile dire che la velocità di Robben e Ribery è in grado di fare la differenza. La caratterizzazione dei calciatori è da sempre infatti il punto forte di PES, e anche questa volta si nota subito la differenza di abilità di ogni membro del team.
Ovviamente giocare contro un avversario umano è una storia completamente a sé, seppur abbiamo riscontrato le medesime problematiche a livello difensivo.
PES 2014 è senza dubbio un ottimo inizio. Se il gioco manterrà le caratteristiche della demo ci troveremo di fronte a un buonissimo prodotto dal gameplay completamente rivisto e una fisica di gioco davvero ottima. Purtroppo i limiti della IA non ci hanno pienamente convinto, di conseguenza non ci resta che sperare in una limatura ad hoc nella versione finale del gioco.
Che Konami abbia preparato un titolo di transizione per poi sfoderare gli assi nella manica sulle console di nuova generazione? Staremo a vedere.
Commenti
Vorrei aggiornare la situazione, dicendo che il livello della IA nella versione definitiva è molto più elevato...questa info proviene da fonti molto attendibili che hanno gia la versione definitiva