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Diablo III: Reaper of Souls, recensione da HDBlog

16 Aprile 2014 6


L'avvento di Diablo III ha dato una scossa al mondo videoludico. Dopo dodici anni i videogiocatori fan del brand hanno potuto mettere le mani sul terzo capitolo della saga, avventura destinata poi a finire anche su Playstation 3 e Xbox 360.

Ricordiamo però benissimo i problemi legati ai server durante i primi giorni di release e una gestione della Casa d'Aste non proprio ai massimi livelli. La patch 2.0 è riuscita effettivamente a mettere a posto le cose, preparando inoltre la strada al rilascio di Reaper of Souls, vera e propria espansione in grado di inserire una nuova classe, il Crociato, e allungare la longevità di gioco grazie alla presenza di tre boss aggiuntivi.

Ma procediamo con ordine...

TRAMA

Diablo III: Reaper of Souls non porta alcuna modifica alla trama di gioco principale. Diablo è stato sconfitto ma la pietra delle anime è comunque un artefatto prezioso e quindi in grado di calamitare cattivi di ogni genere. Tyrael e gli Horadrim proteggono il tanto desiderato oggetto, che però richiama l'attenzione di Malthael che decide di attaccare i custodi, cercando al contempo di sterminare l'intero genere umano. Tyrael riesce a sopravvivere e chiedere l'aiuto del Nephilim, il quale viene richiamato a Cuor della Marca.

L'espansione da vita al quinto atto, ambientata in una città letteralmente distrutta e infestata da abomini di ogni genere. Gli sviluppatori hanno deciso di proporre una narrazione lineare e totalmente priva di colpi di scena, di conseguenza non aspettatevi alcun momento inatteso.

E' bene sottolineare che i programmatori si sono sicuramente ispirati a Diablo II durante la fase di sviluppo. Il giocatore si troverà infatti di fronte a scenari bui e cupi, molto più in linea con le avventure precedenti.

Buona la longevità regalata da Diablo III: Reaper of Souls. Un nuovo atto e la presenza di una nuova classe sono elementi aggiuntivi in grado di allungare notevolmente le ore di gioco, anche se ci saremmo aspettati di scontrarci con un numero di boss più importante.


GAMEPLAY

L'inserimento del Crociato ci ha "costretto" (eh si, immagino che fatica, n.d.r) a ripartire da zero e affrontare nuovamente l'intera epopea di Diablo III. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio tributo ai paladini di Diablo II, anche se effettivamente il sistema di combattimento si distanzia notevolmente dai precedessori.

Arma a una mano e scudo sono l'equipaggiamento preferito dal personaggio, ma la sua vera abilità è quella di essere un vero e proprio tank grazie soprattutto alle sue abilità di assorbimento dei danni. Inoltre il Crociato può contare su alcuni poteri di rigenerazione della barra degli HP davvero efficaci.

E' quindi lecito pensare che la nuova figura sia un guerriero in grado di infondere in sé i poteri del monaco e del barbaro. E' bene sottolineare che le percentuali di assorbimento dello scudo possono essere trasformate in danni di attacco, senza contare che lo stesso strumento di difesa può velocemente mutare in un mezzo per stordire i nemici. Lo scudo stesso può essere lanciato e poi recuperato in seguito.

Gli attacchi a corto raggio sono comunque la vera quintessenza del Crociato. La potenza infatti garantisce un vero e proprio falciare delle schiere nemiche, anche se effettivamente i colpi corpo a corpo dovranno essere accompagnati da una percentuale, comunque lieve, di collera. Ci troviamo quindi di fronte a una figura davvero ben ricreata e soprattutto efficace.


Inutile evidenziare che la presenza del Crociato ha dato vita a una serie di equipaggiamenti nuovi da scovare, quindi il massimo divertimento può essere raggiunto solamente andando alla ricerca delle varie armi e armature inserite ad hoc. A livelli più bassi saranno necessarie circa quatto ore, in aggiunta a quelle di base, senza contare la presenza di nuove quest create in maniera completamente random da concludere entro un tempo limite. Per attivare queste missioni aggiuntive sarà necessario scovare dei tesori speciali, solitamente circondati da un alone rosso. Gli obiettivi varieranno dal distruggere i mostri elite, resistere a un numero di ondate di nemici e altro ancora.

Una volta terminata la main quest si potrà accedere alla Adventure Mode, modalità che permetterà al giocatore di viaggiare per le varie location e intraprendere sfide particolarmente complicate, caratterizzate dalla presenza di nemici efferati, dalla ferocia inaudita. Completare cinque missioni di ogni atto significa contare su un loot extra, esperienza aggiuntiva, denaro e soprattutto frammenti di chiave, utili all'apertura dei portali Nephilim, unico modo per affrontare boss ancora più cattivi. Una volta effettuato l'accesso ci si ritroverà in zone circoscritte in cui sarà necessario falciare le orde dei nemici e poi di seguito sfidare il boss di fine livello del momento.


TECNICA

Il motore grafico di gioco non cambia assolutamente. Diablo III: Reaper of Souls è però stato impreziosito dalla presenza di un mercante davvero utile. Stiamo parlando di Myriam, in grado sia di modificare gli incantamenti del nostro equipaggiamento che modificare a livello visivo i vari oggetti e armi, dandogli le forme desiderate. Ad esempio siete particolarmente attratti da un particolare set? Perfetto, pur indossando vestiti di poco conto sarà possibile chiamare in aiuto Myriam e utilizzare i suoi poteri per mutare gli stracci indossati in qualcosa di molto più gradito. Ovviamente le statistiche non verranno toccate, quindi gli effetti rimarranno quelli dei sopra citati straccetti.

Blizzard ha deciso di bilanciare nuovamente ogni sfida, riadattando di fatto i cattivi di ogni atto al livello raggiunto. La soluzione garantisce così un livellamento del personaggio graduale e soprattutto non obbligando il giocatore a sessioni di farming poco sensate.


COMMENTO FINALE

Diablo III: Reaper of Souls è l'espansione che tutti stavamo aspettando. L'eliminazione della Casa d'Aste, un gameplay granitico e un sistema di livellamento concepito in maniera perfetta sono le feature che ci aspettavamo di vedere fin dal primo giorno di release del gioco.

Avremmo preferito contare su qualche classe aggiuntiva in più e un quinto atto molto più duraturo. I solamente tre boss non rendono giustizia all'intera espansione, che quasi obbliga il giocatore a ripartire da capo, in modo di andare alla scoperta dei nuovi tesori.

Consigliamo comunque l'acquisto di Diablo III: Reaper of Souls, soprattutto a quella fetta di videogiocatori particolarmente delusi da Diablo III.

GAMEPLAY 9

TECNICA 8,5

LONGEVITA' 9

MULTIPLAYER  9


6

Commenti

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Emanuele

è bello si, anche se il mio barbaro non lo cambierei con nulla ;)

SketchT

Ehehe hai ragione, si vede che la mia esperienza su Dark Souls II mi ha causato un utilizzo di scudo e spada troppo "pesante" :D Il crociato mi piace come figura, davvero eclettica.. ;)

Federico Pedrazzi

Preso al day 1! Una cosa che avete dimenticato di dire è il nuovo sistema di drop in linea con la classe usata! Il gioco è quasi perfetto! In attesa della patch 3.0 e della prossima espansione nel frattempo si farma a modalità avventura! Hola!!

IulianPeride

Per me è e rimarrà noioso.

Appena riprovato dopo l'aggiornamento etc..monaco a difficoltà master e sono arrivato a lvl 54 alla fine morendo poche volte e senza troppi problemi. Non acquisterò l'espansione e continuo a trovare veramente stupido il fato di dover essere sempre connesso ad internet e poi installando il gioco sul pc nuovo mi ritrovo tutti i vecchi personaggi cancellati con la blizzard che non da un cavolo di risposta.

Max Severest

Vero. Ha il talento sgravo che ti fa impugnare una 2h su una mano.
Ci sto giocando anche io vista la desolazione sul fronte mmorpg.
Lo promuovo anche io.

Emanuele

in realtà l'arma preferita del crociato sono le 2h.. per il resto concordo su quasi tutto, l'atto 5 non è lunghissimo anche se in realtà poi per chi ci gioca tanto non è cosi importante. Io mi sarei aspettato invece più nuove spell/talenti/rune invece che più nuove classi.. considerando che in una espansione hanno aggiunto 1 sola spell per ogni classe.
Detto questo resta per me un giocone da 9

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