Dura la vita dei tie-in. Durante il corso degli anni abbiamo testato con mano moltissime avventure ispirate a produzioni cinematografiche, con risultati purtroppo tutt'altro che soddisfacenti. A parte qualche raro caso, Goldeneye 007 ad esempio, ci siamo imbattuti in prodotti poco convincenti.

Come sicuramente vi sarete accorti, il reboot di Ghostbusters con protagonisti tutti al femminile è sbarcato nelle sale cinematografiche, produzione largamente criticata dal pubblico fin dalla presentazione a causa di alcune scelte dedicate al casting, a detta degli esperti, discutibili. Activision decide quindi accompagnare l'uscita del film con un tie-in denominato semplicemente Ghostbusters, prodotto fissato al prezzo ridotto di 40 euro e in grado di dare ai giocatori la possibilità di vestire i panni di quattro acchiappafantasmi impegnati in diverse missioni.

Andiamo quindi ad analizzare i vari aspetti di Ghostbusters.

TRAMA

In verità la trama la Ghostbusters non si basa sui fatti narrati nel nuovo film. Ghostbusters viene infatti temporalmente localizzato DOPO la la conclusione del film, di conseguenza il giocatore verrà messo al comando di una nuova squadra di acchiappafantasmi, questa volta scandita dalla presenza di due donne e due uomini. Sarà quindi necessario lanciarsi all'avventura, accettando quindi i vari casi, e affrontare le diverse minacce che infesteranno la città.

Fin dai primi momenti è possibile accorgersi della presenza di quattro personaggi appartenenti agli stereotipi più classici della realtà americana, di conseguenza non pensate di poter contare su protagonisti carismatici. Come se non bastasse, la recitazione risulta di scarso livello con dialoghi quasi ridicoli.

GAMEPLAY

Il sistema di gioco di Ghostbuster ricorda da vicino titoli alla stregua di DOTA 2. Siamo quindi al cospetto di uno sparatutto con visuale dall'alto caratterizzato da uno stile grafico convincente, seppur purtroppo colpito da ritmi fin troppo lenti. I movimenti dei personaggi possono essere accelerati solamente grazie una rotolata, utilizzata per sfuggire dai nemici, mentre i cattivi di turno dispongono di un parco mosse molto più rapido rispetto ai nostri alter ego virtuale.

Il combat system si basa praticamente sul vomitare quanti più proiettili possibili addosso ai cattivi di turno, i quali possono prendere diverse forme tra cui zombie, fantasmi, libri svolazzanti e molto altro ancora. Sono presenti inoltre i classici scontri con mini-boss e boss di fine livello, colpiti però da una IA scarsa e pattern fin troppo semplici. Ogni personaggio avrà in dotazione due diverse tipologie di sparo e potrà comunque contare su granate con effetti variabili. Non sarà però possibile sparare in maniera ignorante dato che è stato inserito un sistema di surriscaldamento dell'equipaggiamento, quindi il giocatore non potrà buttarsi nella mischia a testa bassa ma dovrà gestire al meglio il proprio arsenale. Inoltre, ogni eroe potrà "resuscitare" un proprio compagno e ripristinare al massimo il contatore dedicato ai punti vita, soluzione che rende fin troppo semplice l'avventura stessa, senza contare inoltre la presenza di numerosi medikit sparsi per i livelli. La bassa IA dei nemici si riflette anche sulle routine di gestione dei propri compagni guidati dalla CPU. Capita infatti di assistere alla presenza di personaggi bloccati nei meandri delle mappe senza una ragione apparente.

Ghostbusters può essere affrontato sia in single player che in coop grazie alla possibilità di collaborare con un massimo di tre amici contemporaneamente. Se da un lato affrontare i diversi livelli in compagnia potrebbe essere divertente, dall'altro ci si ritrova di fronte a scenari praticamente identici, almeno a livello strutturale. L'avanzare del gioco verrà infatti scandito dall'eliminazione dei cattivi e avanzare nei diversi corridoi, per poi finire a blastare nuovamente i nemici e via di seguito.

Anche le fasi di cattura dei fantasmi sono in grado di far storcere il naso anche ai fan più sfegatati del marchio. Il minigioco pensato per l'occasione risulta talmente semplice da portare a termine che, alla lunga, diventerà quasi fastidioso. Gli sviluppatori hanno però pensato di inserire un numero di oggetti collezionabili convincente e un punteggio finale, in modo da dare un giudizio su come si è portato a termine il livello.

TECNICA

Davvero poco da dire sul comparto tecnico. L'effetto visivo è senza dubbio interessante e in certi casi può davvero sorprendervi grazie a scenari visivamente molto ricchi e in grado di sprizzare verve da tutti i pori. Un vero peccato dunque se si pensa che il tutto è stato associato a un prodotto carente sotto ogni punti di vista del gameplay.

Buono anche il comparto audio seppur con i grossi limiti legati alla recitazione dei personaggi descritta poco sopra.

COMMENTO FINALE

Ghostbuster è un gioco che difficilmente potrà trovare spazio nel mercato a causa delle numerose problematiche che vi abbiamo elencato nella nostra analisi. Praticamente si salva solamente il comparto grafico, davvero unico aspetto positivo dell'intera produzione. Non ci sentiamo di consigliare l'acquisto ad alcun tipo di videogiocatore.

• GAMEPLAY 4
• TECNICA 6
• LONGEVITA' 5
• MULTIPLAYER 6
• GLOBALE 4.5