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Dark Souls III: Ashes of Ariandel, recensione di HDblog.it

31 Ottobre 2016 3

Dark Souls III è senza dubbio uno dei titoli che più ci ha colpito nell'arco di questo anno di avventure videoludiche di ogni genere. Inutile negare di essere fan del brand, ma la concezione quasi malinconica dei continui richiami alle origini della saga hanno saputo trasmettere emozioni particolarmente forti, senza contare la presenza di un gameplay ormai solido e una IA in grado di tenere testa alle nostre giocate in maniera costante. Potete leggere le nostra recensione di Dark Souls III seguendo questo link.

From Software torna su Dark Souls III grazie a un DLC davvero interessante, denominato per l'occasione Ashes of Ariandel, avventura tosta ma, vi anticipiamo subito, fin troppo breve. Andiamo quindi ad analizzare questa prima espansione di Dark Souls III.

COME ACCEDERE AL DLC ASHES OF ARIANDEL

Come per Dark Souls II, in Dark Souls III sarà possibile accedere al DLC solamente raggiungendo una determinata location. E' necessario arrivare alla Cattedrale delle Profondità e posizionarsi al secondo falò. Vi accorgerete che sul lato destro dell'altare sarà presente un nuovo personaggio il quale, dopo un breve dialogo, vi permetterà di raggiungere il Mondo Dipinto di Ariandel. Il vostro compito sarà quello di riaccendere la fiamma e liberarlo dalla oscura presa delle forze oscure. Inutile sottolineare che il compito sarà tutt'altro che semplice dato che i nemici risultano essere particolarmente "cattivelli" con l'indesiderato ospite, ma al contempo la presenza di due soli boss e un numero basso di location ci ha fatto storcere leggermente il naso.


GAMEPLAY

Una volta effettuato l'accesso al Mondo Dipinto di Ariandel vi troverete fin da subito immersi in un'ambientazione avvolta nella neve. Da giocatori ormai navigati è quindi presumibile pensare di trovarsi di fronte a una determinata tipologia di cattivi e soprattutto su quali elementi puntare. La resistenza al gelo sarà quindi la chiave dell'intera epopea a causa soprattutto di diversi nemici in grado di basarsi su attacchi "gelidi". Al contempo l'elemento fuoco vi darà sicuramente una grossa mano, come del resto la darà a diversi antagonisti in grado di sfruttarlo al meglio

Balzano inoltre all'occhio le diverse nuove creature inserite per l'occasione. Il giocatore si imbatterà in branchi di lupi affamati, alberi animati, cavalieri e molto altro ancora. Il consiglio è quello di non buttarvi a testa bassa negli scontri, comportamento ormai scontato per chi conosce la serie, ma studiare il pattern dei cattivi, il quale risulta purtroppo riciclato, per molti aspetti, da personaggi già visti in passato. Alcuni antagonisti punteranno sull'agilità mentre altri sulla potenza, di conseguenza anticipare le mosse dei cattivi è una pratica relativamente semplice da effettuare, a patto di tenere comunque conto dell'aggressività del mob di turno. Mostrare il fianco anche al più minuto dei lupi significa rischiare di morire, di conseguenza non prendete mai sottogamba alcun avversario.

Oltre ai nuovi cattivi, From Software ha inserito due spiriti oscuri e due nuovi boss, tra cui uno opzionale. Il secondo non ci ha assolutamente convinto in quanto risulta fin troppo semplice eliminarlo, mentre il primo è stato in grado di darci moltissimo filo da torcere dato che si basa praticamente sulla concezione della maggior parte dei boss presenti nel gioco principale. Sarà necessario affrontare diverse fasi di combattimento, e quindi relativi potenziamenti e cambio di pattern. Il consiglio è quello di affrontarlo senza evocare alcun aiuto dall'esterno se si vuole avere a disposizione uno dei cattivi più impegnativi dell'intera trilogia.

From Software consiglia di affrontare Dark Souls III: Ashes of Ariandel almeno al livello 70. In redazione avevamo a disposizione due personaggi, uno all' 85 e uno al 74, di conseguenza abbiamo provato ad affrontare l'avventura con entrambi. Ammettiamo di esserci trovati in difficoltà già con il nostro eroe più potente, complice comunque l'effetto sorpresa, sia a livello ambientale che di pattern. Con il secondo personaggio abbiamo sudato comunque non poco, e comunque lo abbiamo livellato nel frattempo, di conseguenza il livello di difficoltà è comunque in perfetta linea con l'epopea principale.

I falò sono posizionati a non moltissima distanza tra loro, di conseguenza abbiamo affrontato il tutto quasi evitando di tornare sui nostri passi. Il quasi è doveroso dato che sono presenti diversi oggetti da raccogliere, tra cui lastre di Titanite, 16 nuove armi e molto altro ancora. Siamo riusciti a raccogliere tutti gli oggetti disponibili in circa cinque ore, massimo sei, durata davvero niente male che avrebbe comunque potuto essere infoltita con qualche scenario aggiuntivo e magari obiettivi in più da portare a termine.


MULTIPLAYER

E' bene sottolineare che il boss opzionale potrebbe essere stato limato verso il basso a causa dell'oggetto in suo possesso. Una volta sconfitto, verremo in possesso delle Ossa del Campione, artefatto in grado di fornire l'accesso alla sezione PVP del gioco. Bruciando il tutto presso l'Altare del Vincolo verremo messi di fronte a diverse opzioni, tra cui la scelta della tipologia di partita. Tra le modalità sarà possibile scegliere tra il classico duello, tutti contro tutti e combattimento a squadre per un massimo di tre giocatori, sezione in cui solamente il vincitore potrà portarsi a casa il tanto agognato premio. Il PVP libero è senza dubbio una delle feature più richieste dai videogiocatori fin dal primo Dark Souls. Già in Dark Souls II era possibile accedere a una sezione ad hoc, previo sblocco di un determinato NPC ma l'aggiunta di diverse modalità in grado di esaltarne il comparto multiplayer è senza dubbio apprezzata. Durante i nostri test abbiamo riscontrato diverse lotte sporcate da un fastidioso lag e soprattutto la trasformazione di battaglie "strategiche" in lotte furibonde da far impallidire la Royal Rumble della WWE. Affrontare scontri a squadre risulta davvero caotico, di conseguenza gli amanti della sezione in singolo potrebbero non essere felici di una soluzione simile, senza contare inoltre la presenza di solamente un'arena dedicata al PVP. Il consiglio è quello di buttarvi esclusivamente sugli scontri uno contro uno, quindi Duello, in modo da testare i vostri skill di guerriero senza troppe interferenze.


TECNICA

Poco da dire sul comparto tecnico. Il motore grafico è lo stesso, quindi vale quanto detto in fase di recensione. L'impatto visivo legato alle nuove ambientazioni è senza dubbio ottimo, anche se abbiamo notato la presenza di un level design già sfruttato in passato. Superlativo invece il character design dei nuovi cavalieri, i quali sono in possesso di un outfit chiaramente ispirato ai cavalieri nordici.


COMMENTO FINALE

Dark Souls III: Ashes of Ariandel è senza dubbio un buonissimo DLC, in grado di donare al giocatore elementi aggiuntivi interessanti. Se da un lato abbiamo apprezzato l'ambientazione e le nuove sfide, dall'altro la presenza di due soli boss e pochi momenti davvero esaltanti ci ha fatto storcere il naso, soprattutto se rapportato al prezzo del DLC, il quale è stato fissato a 14,99 euro (Season Pass 24,99 euro, n.d.SketchT). Il prezzo ci sembra fin troppo elevato per un'avventura dalla durata comunque ridotta e dalla presenza di una sezione in PVP assolutamente non affinata.

GLOBALE 7


3

Commenti

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AlphAtomix

Aspetto, magari cala sotto natale sul ps store.

Erny

Tu credi che il secondo capitolo sia il migliore? Seriamente!?

Nax

Cavolo, questa recensione mi intristisce molto. Dopo la grandissima delusione di dark souls 3 mi aspettavo dei dlc almeno alla pari di quelli del secondo stupendo capitolo (che secondo me è il migliore in assoluto).
Per me questo dark souls continua ad essere un finale tristissimo per la saga, avrei preferito a questo punto che la serie souls fosse terminata con il secondo capitolo...

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