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Nioh: la nostra recensione

02 Febbraio 2017 20

Il genere degli action RPG ha saputo colpire i videogiocatori grazie alla presenza sul mercato di prodotti del calibro dei vari Dark Souls, The Witcher 3: Wild Hunt, Lord of the Fallen e molti altri. Fin dal suo primo annuncio, Nioh ha saputo incuriosire i videogiocatori non solamente grazie al battle system e alla IA particolarmente severa, ma soprattutto per l'ambientazione proposta dagli sviluppatori.

Team Ninja ha infatti localizzato temporalmente il tutto durante gli ultimi anni del periodo Sengoku, momento storico particolarmente importante per il Giappone e soprattutto per i vari condottieri dell'epoca, i quali faranno capolino nel gioco insieme agli Yokai, i Demoni della mitologia giapponese. Andiamo quindi ad analizzare ogni singolo elemento di Nioh.

TRAMA

I fatti narrati in Nioh sono forse l'aspetto meno convincente di tutto il gioco. La regina d'Inghilterra non ha alcuna intenzione di perdere la guerra con la Spagna, di conseguenza assolda dei pirati per recarsi a Zipangu, antico nome del Giappone, e scovare l'Amrita, una sorta di pietra filosofale in grado di conferire poteri incredibili a chi ne è in possesso. L'utente vestirà quindi i panni di William, samurai dai capelli biondi e dotato di poteri sovrannaturali basati sulla possibilità di collaborare con gli Spiriti Guardiani, veri e propri spiriti in grado di aiutare il guerriero nelle proprie battaglie.

Rinchiuso nella Torre di Londra, William riesce a fuggire e viene a conoscenza dei dettagli del viaggio a Zipangu. L'eroe viene però scoperto e, dopo alcune fasi di gioco, si scontra con Edward Kelley, il quale riesce a rapire lo Spirito Guardiano di William e iniziare il viaggio verso il Giappone. William riesce comunque a salvarsi e decide di mettersi in viaggio.

Il protagonista sbarca quindi nella prima regione, Kyushu, location già vista durante la fase di Open Beta di qualche mese fa. Da qui ha quindi inizio il tentativo di fermare i piani di Kelley e di riprendere lo Spirito Guardiano rapito. Inutile sottolineare che, missione dopo missione, verremo a conoscenza di dettagli molto più profondi sul rapporto tra i due nemici, il tutto contestualizzato all'interno di uno dei periodi storici più affascinati dei libri di Storia del Giappone.

Durante l'avventura, William farà la conoscenza di personaggi storici di un certo spessore, tra cui Hattori Hanzo, Mitsunari Ishida, Ieyasu Tokugawa e molti altri. Dato che il tema dei poteri sovrannaturali è stato aperto, gli sviluppatori hanno deciso di inserire diversi personaggi mitologici, tra cui gli Yokai, demoni dell'immaginario giapponese dalle fattezze abominevoli e soprattutto pronti a fare a pezzi l'eroe di turno con ogni mezzo.

Gli appassionati del Sol Levante (o chi ha letto manga del calibro di Lamù, Ushio & Tora, Naruto e molti altri) si troveranno al cospetto dei più classici Oni giapponesi, di conseguenza appariranno corpulenti troll rossi con le corna, ciclopi viola giganti, morti viventi, mostri marini, ragni giganti e molto altro ancora. Nioh è un vero tripudio del folclore asiatico.

Tutta questa beltà viene sporcata dalla presenza di una trama di basso spessore e di una caratterizzazione del personaggio principale praticamente inesistente. L'inserimento di alcuni approfondimenti e di colpi di scena non risulta così evocativi da rendere memorabile una storia zeppa di citazioni storiche ma non proprio sfruttate al meglio.


GAMEPLAY

Nioh è un action RPG in terza persona, di conseguenza il gameplay si ispira ai prodotti di From Software sebbene sfrutti una mappatura del pad diversa. I tasti frontali vengono utilizzati per due tipi di attacchi, normale e pesante, interazione con l'ambiente e lo scatto. I dorsali permettono invece di scegliere le armi, gli oggetti rapidi, mirare con il fucile/arco e parare i colpi dell'avversario. William può richiamare il suo Spirito Guardiano, previo riempimento della barra ad hoc, premendo contemporaneamente i tasti cerchio e quadrato, andando di fatto a potenziare le proprie armi grazie al potere spirituale.

Inizialmente potrete scegliere tra tre spiriti, tali Kato, Isonade e Daiba-Washi, rispettivamente collegati ai poteri elementali di fuoco, acqua e vento. Affrontando le diverse missioni presenti nel gioco sarà possibile far propri diversi Spiriti Guardiani, liberalmente equipaggiabili ma non cumulabili. Si potrà infatti essere posseduti solamente da un'entità spiritica alla volta.

La struttura di Nioh esce dalla concezione classica di RPG. Il giocatore non si troverà a esplorare vaste lande alla ricerca di indizi di ogni genere o dialoghi con gli NPC. L'avventura è suddivisa in missioni liberamente selezionabili tramite una comoda mappa. Raggiungere il luogo in cui sarà necessario agire avverrà in maniera istantanea, quindi scordatevi momenti morti di qualsiasi genere. Nioh getta infatti il videogiocatore nell'azione più sfrenata e lo fa con uno stile unico, forse ripetitivo ma funzionale. Ogni location dispone di un numero variabile di Santuari, elementi alla stregua del falò di Dark Souls in cui l'utente può ripristinare i propri punti vita, aumentare il proprio livello e compiere altre azioni che approfondiremo in seguito. Si inizia quindi da un Santuario e si esplora la zona, allo scopo di sbloccare le diverse scorciatoie che permettono al giocatore di avere accesso a una via più breve in caso di morte prematura. Ogni livello si chiude inoltre con lo scontro con il classico boss, solitamente particolarmente vicino a un Santuario.

Il posizionamento dei punti di salvataggio è orchestrato infatti alla perfezione. Non abbiamo praticamente mai riscontrato momenti frustranti legati alla fase esplorativa, fattore completamente differente invece per quanto riguarda gli scontri con i MOB e i sopra citati boss. Mettiamo subito in chiaro che in ogni lotta si rischia di perdere la vita. La IA risulta severa al punto giusto, quindi è necessario rimanere costantemente concentrati e studiare ogni piccola mossa. Se i cattivi umani risultano comunque approcciabili, la presenza degli Yokai trasforma l'esperienza in una vera e propria lotta strategica. Come in Demon's Souls, il consiglio è quello di lasciare l'iniziativa al cattivo di turno per poi aggirarlo e colpirlo duramente. E' bene sottolineare che in Nioh non esiste un vero e proprio backstab, ma alcune skill sbloccabili del personaggio permetteranno delle uccisioni stealth. E' inoltre necessario prendere in considerazione la presenza di tre stili di impugnatura dell'arma differenti, tali alta, media e bassa, liberamente selezionabili con una veloce combinazione di tasti. Tenere l'impugnatura alta significa puntare più sulla potenza che sulla velocità mentre l'impugnatura bassa mostra la sua vera forza nella velocità dei colpi. Abbiamo notato che proprio l'impugnatura bassa è l'unico modo per colpire i nemici che strisciano a terra; tentando di affettare un nemico rasoterra con l'impugnatura media significherà non solamente vedere il colpo andare a vuoto, ma sprecare il proprio KI (la barra della Stamina, n.d.SketchT). Nei vari stage sono presenti delle particolare tombe, denominate Tomba Insanguinata, la quale nasconde praticamente lo scontro con un vero e proprio fantasma. Scovando e sconfiggendo i vari redivivi è possibile mettere le mani su ricompense di ogni genere e accumulare punti Gloria, essenziali per il valore del clan di appartenenza.

Spostiamo quindi la nostra attenzione sugli scontri con i boss, il vero scoglio del gioco. Nella maggior parte dei casi, l'incontro con il cattivone di turno si chiude dopo pochi secondi a causa di colpi incredibilmente pesanti e una totale ignoranza del pattern. La pratica del Try & Die diverrà utile dato che man mano i movimenti del boss verranno svelati, di conseguenza sarà possibile studiare un contrattacco. Abbiamo incontrato nemici di ogni genere e forma, alcuni ci hanno fatto sudare per ore, altri sono risultati più semplici: la sensazione continua è quella di sapere come eliminare l'antagonista ma di non riuscirci per svariati motivi. Abbiamo inveito contro alcuni elementi ambientali fastidiosi, contro la telecamera di gioco ballerina nei luoghi chiusi e soprattutto contro i momenti in cui gli attacchi del nemico sono calcolati al millimetro per non dare scampo. Concentrazione e pazienza sono la chiave per uscire vivi da ogni scontro, cosa non facile dato che i combattimenti possono durare anche una quindicina di minuti, o più: la distrazione è sempre dietro l'angolo e con lei la morte di William.

L'interfaccia di gioco mette in evidenza la barra vitale, la barra del KI, gli oggetti rapidi, le impugnature e le armi equipaggiate, senza contare l'oro e gli Amrita raccolti. Alla stregua delle anime di Dark Souls, gli Amrita permetteranno al giocatore di aumentare il proprio livello e potenziare le otto voci disponibili, le quali andranno a modificare le statistiche legate ai punti ferita, al KI, al peso trasportabile, all'attivazione di effetti speciali di armi e armature e molto altro.

Essendo un titolo a sfondo orientale, non potevano certo mancare i riferimenti al Ninjitsu e alla Magia Onmyo. Si tratta di due tecniche utili alla fabbricazione di speciali oggetti utilizzabili in battaglia. Si possono creare bombe, pozioni velenose da applicare alle armi, shuriken, talismani per incantare l'equipaggiamento e via dicendo.


Il mondo di Nioh è caratterizzato dalla presenza di cinque tipi di armi. Abbiamo Katana, Doppia Katana, Lancia, Ascia e Kusarigama, quintetto che viene accomunato dalla componente Familiarità, barra di esperienza legata a ogni singola arma che si riempe utilizzando lo strumento di offesa stesso. Utilizzando le armi si accumulano i Punti Abilità Samurai, i quali possono essere consumati per apprendere nuovi skill. Ma non finisce qui. Le abilità possono essere personalizzate e attivate tramite combo specifiche. E' bene sottolineare che quanto appena descritto vale per ogni tipologia di arma. Anche le abilità Ninja e Magiche possono essere boostate alla stessa maniera, con la differenza che i punti abilità vengono solitamente acquisiti tramite l'utilizzo di oggetti speciali.

Nioh possiede praticamente due hub. I Santuari non sono solamente i punti di salvataggio del gioco ma, come detto sopra, permettono diverse funzioni. Oltre alla possibilità di livellare il personaggio, sono presenti le funzioni per cambiare lo Spirito Guardiano, scambiare armi e oggetti con Amrita, preparare oggetti e talismani, evocare un visitatore e ricevere la benedizione dei Kodama. Durante le missioni capiterà di scovare dei piccoli esserini verdi con cappelli differenti. I Kodama sono spiriti in grado di dare al giocatore diversi bonus passivi interessanti, tra cui l'aumento della probabilità di scovare drop di una determinata classe di oggetti. Più alto è il numero dei Kodama della stessa classe scovati, più alta sarà la probabilità di ricevere il drop desiderato. Come per gli Spiriti Guardiani, il giocatore può contare solamente su una benedizione alla volta, quindi se scegliete di aumentare la percentuale di drop degli Elisir non potrete farlo con i pezzi di equipaggiamento.

Il secondo Hub è la mappa di gioco. Suddivisa in Regioni, ogni settore propone tre tipi di missione. Oltre allo Story Mode è infatti possibile affrontare Missioni Secondarie e Missioni Crepuscolo. Dato che il backtracking è effettivamente impossibile, gli sviluppatori hanno pensato di stravolgere le location già esplorate e fornire nuovi obiettivi, i quali tendenzialmente vanno dall'eliminare il nemico di turno, raccogliere un determinato oggetto e tornare al punto di partenza. Tutto questo in cambio di oggetti di ogni genere e, in taluni casi, nuovi Spiriti Guardiano. A complicare il tutto, Team Ninja ha deciso di inserire le Missioni Crepuscolo, quest fitte di Yokai dal livello elevato da eliminare. Abbiamo storto il naso di fronte proprio alla varietà delle sub-quest, le quali si assomigliano praticamente tutte. Al contempo è però apprezzabile l'utilizzo delle stesse location ma modificate per l'occasione, sia per quanto riguarda il posizionamento degli oggetti che per gli accessi alle diverse aree.

Ogni Regione possiede un Punto di Partenza, il quale contiene al suo interno il Santuario, il Fabbro, il Dojo, il Portale Torii, la Casa del Tè nascosta e il deposito. Il Fabbro può forgiare armi completamente nuove, potenziare l'equipaggiamento, modificarne lo stile, gestire i Capelli, oggetti spendibili per accumulare punti per le Abilità Ninja e Magiche, migliorare gli effetti speciali dell'equipaggiamento o scomporre un oggetto per poter filtrare i materiali base, utilizzabili in un secondo momento. Il potenziamento delle armi è senza dubbio la chiave per proseguire nel gioco. Il Fabbro richiede di indicare l'arma da boostare e un'altra arma da usare come materiale, il tutto a costi variabili legati ai livelli delle armi stesse. Durante la nostra esperienza ci siamo accorti che i soldi da investire nei potenziamenti non sono mai abbastanza. In Nioh è comunque presente un loot di denaro e oggetti particolarmente elevato. Esplorando ed eliminando MOB si ha accesso a un numero di armi ed equipaggiamento incredibilmente vasto, sfaccettatura che vi costringerà più volte a effettuare delle donazioni in cambio di Amrita a causa di un numero di slot limitato a 500 oggetti.

Accedere al Dojo non significa solamente affrontare il tutorial, ma anche avere a che fare con delle vere e proprie sub-quest legate alle skill del personaggio stesso. Le abilità di William potranno essere utilizzate previo raggiungimento di determinate classi nel Dojo. Niente di trascendentale ma comunque impegnativo.

Spostiamo la nostra attenzione sul fattore Longevità. A causa dei tempi particolarmente stretti (il gioco ci è stato consegnato sabato 31 gennaio), siamo riusciti a macinare una trentina di ore di gioco e superare solamente una decina di missioni. Nioh è composto da 18 quest principali, ognuna caratterizzata da un determinato livello. Come in ogni GDR che si rispetti è effettivamente necessario fermarsi, livellare il personaggio grazie alle missioni aggiuntive e studiare il proprio equipaggiamento. Metteteci inoltre la presenza di boss particolarmente ostici (addirittura per un paio di scontri abbiamo perso 2 ore di gioco, n.d.SketchT) e la totale assenza di qualsiasi tipo di guida. Confrontandoci con diversi colleghi abbiamo stimato che Nioh può essere portato a termine mettendo in conto almeno una cinquantina di ore di gioco, senza ovviamente contare le Missioni Secondare, le Missioni Crepuscolo e la componente online che andremo a spiegarvi di seguito.


MULTIPLAYER

Nioh prevede la possibilità di instaurare delle vere e proprie sessioni di gioco in cooperativa. Il videogiocatore può optare su due opzioni di avventura in rete. Una volta sbloccata la voce Portale Torii nel menu della mappa, è possibile creare una vera e propria lobby e rimanere in attesa che un giocatore si unisca alla propria partita. Potremo quindi invitare amici oppure attendere l'accoppiamento in maniera completamente random. E' bene sottolineare che l'host non può selezionare una missione non ancora affrontata in precedenza.

Durante le missioni invece, e' possibile richiedere l'aiuto di un giocatore online direttamente al Santuario, selezionando la voce preposta e spendendo un'unità di un determinato oggetto. In questo caso non è dato scegliere il compagno di turno ma ci si dovrà accontentare di un accoppiamento casuale.

A oggi il comparto multiplayer si basa solamente sulla collaborazione di due giocatori. Siamo comunque certi che Team Ninja valuterà di aumentare il numero di giocatori e inserire funzioni PVP, passo che potrebbe non essere molto lontano data la presenza dei Clan. A un determinato punto della Storia, sarà possibile stringere alleanza con un clan. La scelta si basa praticamente su vari bonus ottenibili da un clan rispetto all'altro, ad esempio l'aumento della percentuale di drop oppure l'incremento dei danni da Fulmine e molto altro ancora. Tra le varie statistiche appare la voce "Dati della Battaglia tra Clan" con tanto di contatore legato al contributo della gloria del gruppo stesso. Aspettiamoci quindi gare tra clan con oggetti in palio.

La soluzione proposta da Team Ninja è praticamente quella che richiedono a gran voce i fan della saga Dark Souls da anni. Abbiamo affrontato diverse sessioni di gioco online e siamo riusciti a collaborare con l'amico desiderato con una semplicità e velocità quasi disarmante, senza contare poi la totale stabilità del servizio, il quale non ha praticamente mai mostrato segni di cedimento se non in un paio di casi isolati. Non abbiamo riscontrato alcuna traccia di lag o ritardo, di conseguenza siamo certi che i fan della coop avranno di che divertirsi. Affrontare le missioni in compagnia di un amico significa da un lato garantirsi un numero di Amrita, oro e oggetti davvero elevato (il loot è doppio, quindi non potete sottrarre niente al compagno) ma dall'altro vuol dire trovarsi di fronte a nemici potenziati, di conseguenza pur essendo in due, la vita non sarà assolutamente facile.

Manca purtroppo la chat vocale, di conseguenza i giocatori dovranno cercare di capirsi con una serie di gesti imparati direttamente sul campo, in perfetto stile Dark Souls.


TECNICA

I possessori di Playstation 4 Pro potranno contare su tre configurazioni, in modo da decidere se dare più importanza alla risoluzione o al frame rate. La Modalità Azione rende granitici gli fps mentre la Modalità Cinema stabilizza la risoluzione bloccando il frame rate a 30 fps. Per ultima abbiamo la Modalità Cinema (Frame rate variabile) in grado di mantenere costante la risoluzione. Abbiamo testato tutte e tre le modalità e abbiamo apprezzato moltissimo Azione, in grado di garantire una fluidità di gioco come pochi titoli sanno fare. Al contempo però bisogna fare i conti con un abbassamento della qualità legato all'impatto visivo, quindi scordatevi di poter contare su texture finemente rifinite. Le restanti non ci hanno convinto proprio a causa di un rallentamento globale del gioco e qualche calo di frame rate seppur siano dichiarati i 30fps stabili.

Il comparto tecnico è senza dubbio convincente ma con qualche riserva. L'impatto visivo è di altissima qualità grazie soprattutto alle ambientazioni proposte. La varietà delle location è tale da rendere ogni missione un'esperienza completamente nuova. Si va da villaggi in fiamme a cittadine sommerse nella neve, passando per grotte, zone montuose e molto altro. Avanzando nell'avventura si potrà contare su scenari di epicità crescente, quindi la voglia di avere a disposizione nuove missioni è sempre al massimo livello. Buona anche la varietà dei nemici, soprattutto gli Yokai che vengono proposti sotto diverse forme, mentre gli avversari umani tendono ad assomigliarsi un po' tutti. Superlativo invece il character design dei boss, i quali prendono in considerazione mostruosità di ogni genere. Si va da ragni, chimere, millepiedi, rospi, guerrieri umani e chi più ne ha più ne metta. Lo stesso plauso va alla gestione degli effetti speciali e soprattutto dei giochi di luce e ombre, orchestrati in maniera magistrale. I combattimenti sono inoltre arricchiti da ettolitri di sangue e mutilazioni varie. Eliminare un nemico significa farlo completamente a pezzi, con arti che svolazzano per lo schermo e litri di globuli rossi pronti a schizzare in ogni dove.

Il level design ci ha convinto sotto ogni punto di vista. Ogni missione propone una serie di ambientazioni da esplorare in grado di intrecciarsi e collegarsi grazie allo sblocco di scorciatoie posizionate in sezioni strategiche. L'interazione con l'ambiente ci ha leggermente deluso. Possiamo fare a pezzi i classici elementi ridotti, aprire porte e forzieri e poco altro. Capiterà di azionare qualche macchina e poco più, elemento comune a praticamente tutti i giochi del genere.

Il comparto audio è in grado di accompagnare perfettamente lo stile di gioco con tracce coinvolgenti durante gli scontri con i boss. Le missioni vengono invece corredate di suoni ambientali di ogni genere, dal vento che smuove le foglie, al mare che si infrange sulla terraferma, al crepitio del fuoco e tutti quegli effetti collegati a quello che circonda il personaggio. Abbiamo invece storto il naso di fronte a una traduzione non proprio perfetta dei testi in italiano. Alcune voci dei menu risultano fuorvianti, come ad esempio la funzione "Riforgia" del Fabbro. La descrizione riporta che è possibile migliorare gli effetti speciali dell'arma utilizzando questa funzione. In verità si basa tutto sulla decisione di eliminare i bonus passivi dell'arma e sostituirli con altri in forma completamente casuale. Ottimo il doppiaggio anche se capita di sentire parole completamente diverse da quelle presenti sul testo. Ad esempio Zipangu viene chiamata direttamente Japan.


COMMENTO FINALE

Nioh è un gioco appassionante che fa del folclore giapponese e della severità dei nemici la propria vera quintessenza. La trama scade dopo poco tempo in secondo piano e la struttura a missioni non riesce a coinvolgere il giocatore a causa del continuo spezzettarsi delle fasi di gioco. Le fasi esplorative e i combattimenti sono in grado di tenere banco in un'avventura in grado di sfoderare una serie di location di assoluto splendore, ma come del resto gli antagonisti proposti. Abbiamo tra le mani un'avventura epica di una longevità elevatissima che vi terrà compagnia per moltissime ore, sia grazie a un design dei livelli studiato alla perfezione che alla presenza di boss in grado di bloccare il vostro cammino per diverso tempo, almeno durante la prima run. Secondo il nostro punto di vista, se Nioh avesse proposto una struttura open world avrebbe potuto superare la qualità di Dark Souls.

Non siamo però rimasti convinti della natura delle Missioni Secondarie, le quali si limitano a portare il giocatore a devastare l'area di gioco e raccogliere determinati oggetti, a parte qualche raro caso in cui ci sarà da combattere uno contro uno. Le stesse Missioni Crepuscolo, impegnative e divertenti, non donano al gioco quella ventata di aria fresca, elemento invece esaltato dal comparto multiplayer, gestibile in maniera semplice e immediata se si vuole affrontare l'avventura con un amico. Anche il comparto tecnico possiede alcuni aspetti negativi, seppur nel complesso l'impatto visivo è senza dubbio convincente.

Gli amanti delle sfide e del genere Action RPG non possono assolutamente lasciarsi scappare questa incredibile epopea. Chi invece non è particolarmente amante del genere o dei titoli troppo impegnativi potrebbe non riuscire a digerire l'avventura targata Team Ninja a causa di una difficoltà di gioco comunque marcata.

  • GAMEPLAY 9
  • TECNICA 8
  • LONGEVITA' 9
  • MULTIPLAYER 8
  • GLOBALE 8,5

Versione testata Playstation 4 Pro

Gameplay vario e profondoAmbientazioni e level design ispiratoPeriodo storico epicoLivello di sfida elevato...
...ma alcuni boss fanno davvero impazziretelecamera non sempre perfettaImprecisioni nei testi in italianoManca il PVP


20

Commenti

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Idkfa

Lo penso anche io

unkle69

non è obbligatorio comprarlo.

Actze

io questa corsa alla difficoltà a tutti i costi non l'approvo. ok chi vuole il suo soulslike, ma dovrebbero aggiungere un livello di difficoltà non dico a easy ma quantomeno a normal per chi vuole. e tutti sarebbero accontentati... perchè costringere tutti a giocare in un modo quando i giocatori per vari motivi (di abilità, tempo a disposizione, etc) non sono tutti uguali...

Mikel

Avrebbe potuto superare darksolus? Impossibile.

dollo frasso

è un giocone

Damiano Galasso

Non vedo l'ora, meno di una settimana e potrò anch'io godere di questo splendido titolo, Adoro i Souls e Adoro i Samurai, quale miglior regalo poteva farmi il Team Ninja?!?

Sparda

Un ottimo gioco che non è per tutti a causa della difficoltà. sempre meglio della muffa su xbox....

SketchT

La stampa specializzata solitamente riceve i codici dei titoli diversi giorni prima della release ufficiale, in modo da pubblicare le recensioni almeno per il day one.

SketchT

No, ma un gioco del genere si presta perfettamente al PVP. Avrebbe senso inserirlo

Damiano Galasso

Mamma mia..ma come hai fatto ad averlo prima?non esce il 6 del mese?

MR TORGUE

ma adesso ogni gioco deve avere per forza il PvP?

Luke

Eh infatti sono molto titubante ad accettare la commessa della recensione e come vedo mi dai conferma. Purtroppo non lo faccio ancora di professione XD ahahahahahah Scoppiandomi 10 ore al lavoro la vedo dura produrre una quantità di ore soddisfacenti di gioco in un tempo ragionevole.

Grazie mille! Comunque lo giocherò a sto punto siccome mi pare di capire che merita. Poi io adoro i DS quindi...

SketchT

Purtroppo non sono ancora riuscito a finirlo. Sono a 35 ore e ho visto 9 missioni su 18. Un collega di un altro portale ha raggiunto la missione 14 e mi pare abbia raggiunto quota una cinquantina di ore se non di più.
La longevità è assurda.Tieni conto che poi alcuni boss portano via ore, almeno per la prima run.

Luke

Ah ho visto adesso che sei l'autore della recensione. Diciamo che volevo capire verosimilmente anche una durata 'certa' e diciamo più precisa possibile. Il sito per cui scrivo mi ha chiesto la recensione ma essendo via 10-11 ore da casa e potendo giocare solo alla sera e nel week mi pare abbastanza impossibile in 7 giorni completarlo e scrivere la recensione

Diobrando_21

Ah ecco allora! È una mod per Dark Souls per poter usare Geralt vestito da samurai! ;)
Immensa tristezza!

SketchT

Se hai dubbi chiedi pure ;)

Luke

Si? Beh allora un pensierino vedo di farcelo. Purtroppo non ho avuto modo di provare la demo.

SketchT

Brutta copia? No no. E' un gioco incredibile. Ha purtroppo qualche difetto ma è da affrontare assolutamente.

Luke

Da quello mi sembra una brutta copia di Dark Souls. Boh vedremo

Diobrando_21

Carina questa mod "Samurai" per The Witcher 3...gli dona proprio quel costume a Geralt! Mamma mia che tristezza!

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