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Chi bara ai videogiochi è un potenziale cybercriminale, secondo l'NCA

24 Aprile 2017 44

Gli utenti con qualche anno sulle spalle, appassionati di videogiochi, sapranno che la pratica videoludica è stata sottoposta, in maniera piuttosto ricorrente, a vari processi di stigmatizzazione, che, per fortuna, con la massificazione del fenomeno sono diventati meno frequenti e più mirati a specifici comportamenti del videogiocatore, ad esempio, barare nei giochi con i vari sistemi di cheating.

Secondo la National Crime Agency britannica, tale pratica può, in alcuni casi, produrre il cosidetto effetto gateway, ovvero diventare un 'ponte' che traghetta l'utente verso comportamenti altrettanto vietati, ma di natura ben più grave. Nel report dell'NCA, denominato Pathways Into Cyber Crime (consultabile QUI nella sua interezza), viene evidenziato che gran parte dei soggetti recidivi responsabili per aver commesso cyber reati, ha iniziato la loro attività criminale frequentando siti e forum contenenti strumenti e risorse per l'hacking dei videogiochi.

Ad esempio, uno dei soggetti analizzati nello studio, membro di un collettivo hacker e colpevole di aver commercializzato tool per attacchi di tipo DDoS e servizi relativi alle botnet, ha dichiarato di aver giocato a Call of Duty su Xbox all'età di 13 anni e, poco dopo, di aver iniziato a cercare e diffondere trucchi per i giochi online di Xbox.

Successivamente, l'utente ha frequentato un popolare forum di videogiochi in cui si è specializzato nella ricerca di nuovi cheat e hack per i videogiochi, e, dopo aver acquistato sempre maggiore credibilità e popolarità, si è spostato in altri forum, compreso Hackforums.net. Le tendenze criminali sono emerse nel momento in cui, a seguito di uno dei classici battibecchi da forum, il 'novello hacker' ha scelto di mettere k.o. la connessione internet del suo antagonista. Per potenziare le conoscenze sull'hacking dei dispositivi informatici il soggetto ha poi utilizzato la grande mole di informazioni, tutorial e guide presenti in rete, sia tramite forum, si sotto forma di video di YouTube


Particolarmente interessanti, tra l'altro, le informazioni contenute nello studio ed emerse grazie ad un sondaggio organizzato tra la gli acquirenti dei servizi offerti da Lizardstresster.su, un sito che offre servizi DDoS (il classico esempio di crime-as-a-service). Su 23 utenti partecipanti, 14 hanno messo al primo posto il gaming come fattore che ha alimentato l'interesse nei confronti della tecnologia.

Lo studio della NCA afferma, in rapporto al sondaggio:

La maggior parte di chi è coinvolto, o si trova nella periferia, di un cybercrime, lo diventa attraverso un interesse per il computer gaming

e prosegue nell'analisi sottolineando che i dati del sondaggio potrebbero risultare validi anche in rapporto ad un campione più vasto di utenti:

Riteniamo che è probabile che questi risultati siano replicati tra tutti gli individui del Regno Unito coinvolti nella criminalità cyber-dipendente.

Sia chiaro, la storia dell'utente che ha iniziato la sua carriera di hacker in un forum di videogiochi e le successive valutazioni effettuate dalla NCA non possono essere ancora considerate un paradigma dell'utente medio che sceglie di barare ai videogame. Non è detto che tutti abbiano volontà e capacità di trasformarsi in veri e propri hacker di sistemi informatici, ma lo studio traccia comunque un percorso che, in alcuni casi, potrebbe essere compiuto anche da altri utenti.

Studi comunque rilevanti nell'ottica della prevenzione dei reati, obiettivo che si raggiunge anche grazie all'analisi del background degli soggetti che li commettono.


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Commenti

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Fabyo

Bè mica ho detto che sono disonesti a prescindere. ;)

Fabyo

Bè ma non era solo per finirli, erano proprio una cosa diversa i trucchi. Vuoi mettere la libertà di andare in giro a massacrare gente a GTA tanto per sfizio??

C'era un gioco che si chiamava state of emergency, coi trucchi potevi fare in modo di avere il personaggio rimpicciolito e di far saltare teste solo con un pugno. Praticamente vedevi teste che saltavano a caso senza nemmeno vedere il personaggio.

Poi per il resto dipende, magari fai il gioco la seconda volta e non vuoi perdermi troppo tempo, lo fai per la trama. O magari ti interessa solo la trama e te ne freghi.

delpinsky

Credo ci fosse, ma in ogni caso ho sempre preferito finire da me i giochi che amavo, a costo di devastarmi ehehehe

takaya todoroki

sìsì sulle riviste 8 e 16 bit c'erano rubriche come 'trips and tricks'.
Ma in giochi che non siano multiplayer e senza velleità di volerlo contare come record il cheat mica è una cosa disonesta ;)

Fabyo

Non vorrei dire una cavolata ma credo che su thè Gates machines ci fosse la sezione di trucchi.

delpinsky

Sono cresciuto con ZZap! prima e The Games Machine poi... ma mai comprato riviste di trucchi :)

Fabyo

Evidentemente siete cresciuti con videogiochi in cui i cheat servono solo per barare nel multiplayer. Un tempo vendevano riviste coi trucchi che erano implementati dai produttori stessi.

Sgnapy

Ho visto dopo :) Comunque ora sto spiando la mia vicina, ho giocato troppo a splinter cell...

delpinsky

Credo di non aver mai usato cheat-modo in vita mia.... Ma che gusto c'è?

Fabyo

E poi parla di aver acquisito popolarità... è sempre in un ambito di "diffusione" e di "specializzazione", cioè attività prevalente.

densou

solo Cyber? :tsk: gli secca ammettere che non sarebbero preparati per una visita "old school" 3:) /tafazzi

takaya todoroki

"tutti abbiamo barato ai videogiochi"

parla per te, lol

Valerio Greco

he beh, mica solo il titolo, quando dicono
"Successivamente, l'utente ha frequentato un popolare forum di videogiochi in cui si è specializzato nella ricerca di nuovi cheat e hack per i videogiochi"

mettono sullo stesso piano chi va in cerca di hack online su chi invece va a cercare il codice per i dindi o per il noclip di Skyrim.

Jericho

Nel mio caso su AOE usavo il Photon Man a bomba ahahha

Manuelicata

Già detto

OsloEpicureo

Il mio era un semplice esempio, non ho detto di abolire la matematica (certo se fosse insegnata come Cr1sto comanda sarebbe meglio), ma di dare spazio anche ad altre materie altrettanto importanti per quanto più connesse con la realtà; come appunto l'informatica o anche l'educazione sessuale.

ghost

È provato che se non stimoli la mente tende a impigrirsi e comunque vale sempre la regola: se non hai a portata di mano la calcolatrice e ti serve fare un conto come fai? Il solo fatto di poter fare un conto al volo con gli strumenti a disposizione non ti da il diritto di essere più stupido di una calcolatrice

Fabyo

Ma siete in grado di leggere oltre al titolo??
A parte che nel titolo non si parla di chi bara come potenziale cybercriminale, ma del fatto che i cybercriminali abbiano cominciato spesso così. Il ché potrà sembrare banale, perché tutti abbiamo barato ai videogiochi, ma la storia riportata non è di qualcuno che ha iniziato barando (cosa che tutti abbiamo fatto, anche perché gli sviluppatori stessi prevedevano i trucchi nei giochi) ma che ha iniziato creando lui e diffondendo dei metodi per barare, cosa che invece non è affatto comune.

Fabyo

Non si insegnano mica perché vengano ricordati. Quasi tutta la scuola è una perdita di tempo se ti fermi solo alle nozioni che impari. Servono per sviluppare la mente, il ragionamento, e se lasci fare tutto alla tecnologia sviluppi poco.

Si può discutere piuttosto sul fatto che con tutto puoi sviluppare la mente e invece la scuola offre una varietà talmente scarsa dal fare in modo che un ragazzo possa apprendere molto di più per conto suo su internet (con un minimo di guida a seconda dell'età) piuttosto che a scuola.

L'informatica ad esempio aiuterebbe sia a sviluppare un ragionamento e allo stesso tempo darebbe anche qualche conoscenza generalmente più utile di tante altre cose.

SteDS

Il tuo ragionamento manca di una logica di fondo. Il tuo telefonino potrà risolvere un integrale in una frazione di secondo ma se non sai cosa sono e come utilizzarli ti servirà a ben poco. Prima le basi, poi tutto il resto. Senza contare che la matematica (o la logica, ma anche la troppo bistrattata filosofia) è anche e soprattutto un esercizio mentale per sviluppare quella elasticità che ti facilita l'apprendimento in generale.

Fabyo

No, li mette sullo stesso piano il titolo di questo articolo.

Flagship

tutti gli eroinomani hanno iniziato fumando erba------> interessante come affermazione. Dove l'hai... su Famiglia Cristiana o Donna Moderna?

Replico

National Crime Agency Noob

nando

Chi ha fatto lo studio gioca onestamente ma non riesce a vincere?

OsloEpicureo

Per essere utili sono utili, ma insegnare nel 2017 a farli "a mano" è anacronistico oltre che uno spreco immane di tempo.

Danny #

Togli il "sicuramente", non è vero.
Pensa poi alle sigarette...

Danny #

Vero, inutili gli integrali...

Valerio Greco

Quindi mettono sullo stesso piano uno che bara a un torneo di sparatutto online di fama magari mondiale a uno come me che alla terza run di un gioco single player mette il cheat dei soldi per non dover elemosinare e godersi il gioco da "nobili" una volta tanto? Ridicoli.

Extradave

Siamo ai soliti luoghi comuni... Conoscenza/tecnologia/informazioni non sono automaticamente buone o cattive, dipende dall'uso che ne si fa... Vedi l'energia atomica...

Jesus Stallman

Solo a me piace barare in tutto ?

il Gorilla con gli Occhiali

Perchè no?!

Sgnapy

Certo, la prossima cosa diranno? Che i ladri di auto giocavano a GTA.

PCusen

Automaticamente no ma si può senz'altro affermare che se non tutti quelli che fumano erba diventano eroinomani sicuramente tutti gli eroinomani hanno iniziato fumando erba. Si tratta di una questione di mentalità e predisposizione esattamente come i trucchi nei videogiochi che porta poi ad altri livelli di hackeraggio.

OsloEpicureo

Di certo la passione per la tecnologia non può nascere a scuola visto che non è prevista o viene considerata una materia-barzelletta. Molto meglio far sudare gli studenti su degli integrali che un qualsiasi smartphone da 50€ risolve in una frazione di secondo piuttosto che insegnare le basi della sicurezza informatica e, perchè no, anche l'utlizzo basico di alcuni software utili in ambito lavorativo. Trovo abbastanza ovvio che i primi tentativi di approcciare la tecnologia in modo più approfondito (non da semplice utente del software) partano da un settore diffuso e trasversale come quello videoludico, ma bisognerebbe anche considerare che il know-how appreso può essere usato in modo costruttivo e non solo nocivo. Sono sicuro che una ricerca su come hanno iniziato ad interessarsi alla tecnologia le persone che partecipano ad iniziative di hacking etico darebbe gli stessi identici risultati.

Matteo795

Vado a costituirmi

GeXKinG

Ovviamente chi hackera giochi è un videogiocatore ed è altrettanto ovvio che chi hackera non lo fa solo per i videogiochi. Poi penso che i giovani sia hacker che non, comincino ad usare il PC principalmente per i giochi. Quindi la maggior parte degli hacker sono videogiocatori per logica

qandrav

ahahahah certo

Felk

Ah, anche io me la imbrogliavo alla grande a AOE

Danny #

Io ho iniziato con Age of Empires :)

Felk

Quindi, in poche parole, dovremmo essere tutti dei criminali.
Chi è che non ha mai usato i trucchi a GTA?

GianlucaA

Associazione che c'entra molto poco sinceramente.
Un po' come dire che i rapinatori di banca si riconoscono perché prendevano le goleador al compagno di banco

Danny #

E se ti fumi una canna diventi automaticamente eroinomane.
Che correlazioni del cavolo, oltre ad essere scontate.
Primo interesse per la tecnologia dato dai videogiochi... Ma va? :)

Squak9000

Vorrei ma non posso

Max

Mi sembra un poi eccessiva come associazione...

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