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Xenoblade Chronicles 3D: recensione del nuovo RPG portatile

27 Marzo 2015 0

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Xenoblade Chronicles 3D è stato un titolo molto chiacchierato perché è anche il primo a debuttare in esclusiva su New Nintendo 3DS. Il portabandiera della rinnovata potenza della console portatile Nintendo è un gioco già noto ai fan, un JRPG che si è fatto apprezzare, ormai diversi anni fa sulla versione console, per le sue qualità a tutto tondo. Riuscirà a bissare l'impresa in mobilità?

Trama

Bionis contro Mechan, macchine contro uomini. Una sfida classica nel mondo della letteratura e cinematografia, vista in tutte le salse e ben rappresentata dai film di Matrix. In Xenoblade la ritroviamo in un'ambientazione epica che affonda le sue radici ai tempi della creazione del mondo, un mondo composto dai due giganti, Bionis e Mechan appunto, che si sono distrutti a vicenda dopo una guerra eterna.

Il nostro protagonista, Shulk, vive su Bionis, il gigante dove si sono stabiliti gli esseri umani che da tempo lottano contro i Mechan, prendendole di santa ragione se non fosse per la Monade, arma misteriosa dalle potenzialità immense. Questo “coltellino svizzero” multiuso sarà protagonista della storia al pari di Shulk, una storia ben orchestrata che piace per colpi di scena e dialoghi, pur partendo da una premessa abbastanza classica. Se non avete mai giocato questo titolo, quindi, dategli un po' di credito:saprà regalarvi molte ore d'intrattenimento e affascinarvi con i suoi sviluppi narrativi.


Gameplay

Il porting su New Nintendo 3DS non altera le caratteristiche di gameplay di questo titolo che restano fedeli all'RPG originale. Xenoblade porta su una console portatile un gioco longevo e variegato sebbene costretto a fare i conti con il rischio legato alla natura “accorciata” delle sessioni, tipica di una macchina da gioco in mobilità. Analizzeremo più avanti questo aspetto, per il momento partiamo dall'impianto di gioco stesso. Fin da subito ci troveremo a fare i conti con un titolo ricco di intervalli tra azione e cut scene, queste ultime mai noiose e e ben inserite nel ritmo di gioco.

Appena iniziata l'avventura familiarizzeremo con i comandi: il nuovo C-Stick risponde bene e si rivela più fluido nell'utilizzo rispetto ai titoli non ottimizzati, permettendoci sia un'ottima velocità nell'aggiustamento della visuale, sia la possibilità di eseguire “carrellate” senza scatti fastidiosi.

Il combattimento è diverso da quanto potreste aspettarvi (se non avete mai giocato a questo titolo) e potrebbe spiazzare chi è abituato a JRPG di stampo più classico. L'azione è in tempo reale ed è un misto fra action e strategia: il giocatore muove solamente il “capogruppo” e il movimento diventa un ingrediente fondamentale per il combattimento dato che i colpi rischiano di andare a vuoto se non ci si avvicina al nemico Inoltre le tecniche speciali richiedono un certo posizionamento (ai fianchi, da dietro) per massimizzare l'efficacia, rendendo quindi dinamica l'azione e costringendoci a trovare la giusta posizione ad ogni colpo sferrato.

L'attacco si divide in due tipologie: quello base sarà continuo e cadenzato, quelli speciali vanno selezionati dalla barra delle tecniche e necessitano di un tempo di ricarica. A questo scenario va aggiunto il fatto che anche i nemici si muovono cambiando posizione e il risultato è un sistema vario che riduce la staticità del combattimento a turni.


A tenere alta l'attenzione del giocatore, ci sono anche dei QTE affidati al solo tasto B per realizzare colpi speciali utili alla sinergia all'interno del gruppo. Questo ci porta agli attacchi “combinati” dove poter creare catene scegliendo le tecniche dei diversi membri del party, utili per trarsi d'impaccio in più di una situazione.

Al di fuori di questi attacchi, gli altri membri del gruppo combattono in completa autonomia, seguendo i loro “ruoli”. Così il tank punterà a catalizzare su di se l'attenzione lasciandoci spazio di manovra per aggirare il nemico e l'healer cercherà di guarirci. L'efficacia delle strategie dei nostri compagni di gruppo è gestita discretamente dalla IA: sicuramente un controllo da parte del giocatore ci permetterebbe un'efficienza maggiore ma la scelta degli sviluppatori è stata pensata per ridurre la complessità e rendere più dinamici i combattimenti.L'unico intervento sui compagni di team sarà reso possibile dall'utilizzo dei tasti “Z” con i comandi basilari di attacco

La Monade

Capitolo a parte nel gameplay è quello della Monade. L'abbiamo definita un coltellino svizzero per via delle sue diverse funzioni che non sono solo di attacco ma anche di difesa: oltre ai classici “scudi”, la funzione più importante è certamente la “preveggenza”.

Shulk è in grado di anticipare il futuro e non è raro che, nelle situazioni più difficili, vedremo un flash di quanto accadrà a breve: il gioco mostrerà il nemico che sferrerà il colpo, il tipo di attacco e persino i danni che subirà il membro del gruppo colpito, danni spesso devastanti. Per questo intervenire per cambiare il futuro sarà spesso vitale per il buon esito del combattimento


Xenoblade è un gioco immenso per una console portatile. L'ambientazione di gioco non risulta per niente claustrofobica, anzi ci propone uno scenario dove ci aspettano lunghe esplorazioni alla ricerca della missione o del particolare mostro da affrontare. Per questo arrivano due novità: innanzitutto i salvataggi rapidi che consentono di adattarsi alla filosofia “spizzichi e bocconi” delle console portatili. In secondo luogo i PdR fanno si che, in molti casi, possiamo tagliare sui tempi di esplorazione con un trasporto rapido davvero efficace e immediato nel caricamento.

L'immensità del gioco si ritrova anche nelle quest secondarie, ottenibili dai vari personaggi che popolano il mondo di Bionis. Per snellire il tutto si è scelto un sistema che, nell'80% delle missioni “extra”, ci permette di evitare il classico sistema di recupero della ricompensa. Sebbene sia meno realistico, la possibilità di ricevere i nostri premi non appena terminata la missione (senza tornare dal PNG che ce l'ha affidata) è un vantaggio che apprezzerete sicuramente durante il gioco.

Manca però un accorgimento che avrebbe potuto rendere perfetta l'ottimizzazione di un RPG così vasto per una console mobile: il pickup automatico dei drop dei nemici. La funzionalità non è disponibile neanche tramite opzione e dovremo quindi raccogliere i vari drop in maniera completamente manuale.

Affrontato il discorso combattimento, esplorazione e quest restano altri aspetti del gioco, meno fondamentali ma in grado di elevare questo titolo. Ogni personaggio non giocante, infatti, fa parte di una rete di relazioni che amplia profondità e spessore di questa opera.L'intesa cresce tramite le scelte di gioco (nei dialoghi ad esempio) e nei combattimenti sfruttando i QTE con il tasto “B”. Inoltre i “dialoghi empatici” sono un'ulteriore possibilità di sviluppo per il gruppo, che aumentano l'affiatamento e quindi l'efficienza in battaglia.

Il sistema di inventario e crafting non è tra i più innovativi ma è completo e facile da utilizzare. La quantità di armi, armature e oggetti è vasta: con Xenoblade non è raro che molte delle vostre sessioni in metropolitana o in sala d'attesa dal dottore passino completamente assorti nella scelta dell'equipaggiamento per i vostri personaggi, nel crafing delle gemme che potenziano armi e armature o nella compravendita dai vari mercanti!


Tecnica

Il lavoro di conversione del gioco per New Nintendo 3DS è ottimo. Gli sviluppatori sono riusciti a portare la stessa esperienza console su una piattaforma mobile che non fatica mai a gestire il maggior carico.

I muscoli del New 3DS si vedono, sebbene la sensazione è che si possa raggiungere qualcosa di più a livello di grafica per quanto riguarda texture e pulizia dell'immagine (il filtro anti-aliasing non è tra i più prestazionali). Xenoblade è comunque piacevole per gli occhi grazie alle sue ottime ambientazioni e la fluidità nei combattimenti non è mai stata messa a repentaglio, neanche dalle scene più concitate.

Restano però alcuni problemi: innanzitutto la conversione al 3D non è il massimo. L'effetto crea si quella profondità tridimensionale ma lo fa solo per gli scenari: personaggi e mostri restano, ad eccezione delle cut scene, oggetti piatti in un fondo tridimensionale.

Un'altra mancanza è quella del touchscreen: chi sperava di potersi agevolare nell'utilizzo dell'inventario grazie al pennino rimarrà deluso. Una scelta strana dato che l'inventario sfrutta lo schermo inferiore per la visualizzazione, senza abilitare il touch che ci avrebbe permesso un'immediatezza superiore.

Infine il terzo aspetto non riguarda la tecnica in se quanto piuttosto una scelta di posizionamento della grafica. Durante i combattimenti, complice la bassa risoluzione del display, il gioco ci costringe ad una scena affollata dalle varie etichette c eon le caratteristiche dei nemici di turno. Sebbene alcune di queste possano essere disattivate, restano le informazioni base che "coprono" parzialmente il combattimentodanno una sensazione di claustrofobia e poca chiarezza, costringendoci spesso a giocare con la visuale per girare intorno al nemico e alla sua “finestrella informativa” sulla testa.

Ottime prestazioni per il comparto audio: oltre a musiche di una colonna sonora magistrale bisogna citare il buon doppiaggio inglese (per l'Italiano ci sono i sottotitoli) che abbraccia l'intera avventura tra cut-scene e dialoghi principali.

Conclusioni

Fermo restante le critiche nei paragrafi precedenti, Xenoblade è un ottimo titolo per 3DS, quasi obbligatorio se non lo avete mai giocato o se volete spremere di più la vostra nuova console. Peccato solamente per l'assenza di quelle ottimizzazioni segnalate nei paragrafi precedenti che avrebbero reso molto vicino alla perfezione un titolo che brilla per profondità, trama e tecnica.

Trattandosi di un porting i vecchi giocatori non troveranno assolutamente nulla di nuovo se non, appunto, la possibilità di rigiocare il titolo in mobilità. Valutate voi se ne valga la pensa (per noi è “si”) ma tenete in considerazione i difetti segnalati.

Chi non avesse mai giocato Xenoblade, invece, può andare sul sicuro e immergersi in questo JRPG dalle dinamiche particolari che consentono un'immediatezza di gioco alla portata di tutti e di tutte le sessioni in cui aprirete il vostro New 3DS. Chiudendo con il fattore longevità c'è da stare tranquilli: Xenoblade vi accompagnerà per molto, molto tempo!

Gli sviluppatori sono riusciti a prendere un genere tipico delle console casalinghe o del PC (anche solo per la lunghezza della storia) e adattarlo - quasi - perfettamente all'utilizzo in mobilità. Peccato che un 3D lontano dall'essere eccelso, una grafica stiracchiata nelle texture e qualche occasione persa nell'ottimizzazione, abbiano precluso a Xenoblade Chronicles 3D un voto che sarebbe stato molto vicino al 10. Resta comunque uno dei migliori RPG che possiate trovare per una console portatile.

  • GAMEPLAY 8,5
  • TECNICA 7.5
  • LONGEVITA' 9.5
  • GLOBALE 9

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