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For Honor: anteprima di HDblog.it

20 Settembre 2016 4

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Lo scorso weekend è stato caratterizzato dalla Closed Alpha di For Honor, fighting game di casa Ubisoft in cui i videogiocatori saranno chiamati a vestire i panni di tre tipologie di guerrieri e lanciarsi in efferate battaglie, allo scopo ovviamente di portare a casa quante più vittorie possibili.

Inutile sottolineare di esserci lanciati a capofitto nella versione di prova pubblicata da Ubisoft, in modo da analizzare i progressi ottenuti dagli sviluppatori e al contempo testare nuovamente il gameplay.

TRE IMPUGNATURE PER UN UNICO SCOPO

Prima di lanciarci a capofitto nelle battaglie, decidiamo di seguire il tutorial presente nel gioco, in modo da rinfrescarci la memoria. Tre sono le impugnature possibili, sinistra, destra e alta, tutte selezionabili attraverso un veloce click dello stick destro. Un tasto dorsale viene adibito per il lock dell'antagonista di turno mentre altri due sono utilizzati per effettuare attacchi veloci e pesanti, il tutto combinabile in modo da inanellare un colpo dietro l'altro. Sono presenti anche manovre diversive, rotture della parata e una modalità Vendetta in grado di potenziare temporaneamente il nostro alter ego virtuale.

E' bene sottolineare la particolare importanza dell'impugnatura. Se l'avversario decide di sferrare un colpo nella direzione in cui stiamo impugnando l'arma, l'attacco verrà parato automaticamente, sbilanciando al contempo il cattivo del momento e lasciandolo alla mercé dei nostri colpi.

Dopo aver appreso nuovamente i rudimenti di gioco, veniamo lanciati in un hub in cui è possibile godersi alcuni settaggi e menu vari. Tra i vari How To Play, gestione dell'account e opzioni varie, spicca classicamente la parola Play, menu in cui sono contenute le tre modalità presenti in questa Closed Alpha, tali Duel (1 VS 1), Brawl (2 VS 2) e Dominion (4 VS 4). All'interno della Closed Alpha di For Honor sono presenti tre fazioni, Vichinghi Cavalieri e Samurai, suddivise da due classi (il gioco finale ne metterà a disposizione quattro, n.d.SketchT). La seconda classe di ogni fazione potrà essere sbloccata solamente aumentando il livello della categoria di guerriero stessa, di conseguenza chi vorrà avere a disposizioni tutti gli energumeni dovrà darsi da fare e portare a casa quante più vittorie possibili.


FIUMI DI SANGUE

La modalità Duel è meramente incentrata sull'esperienza multiplayer competitiva. I giocatori si troveranno in un'arena di dimensioni ridotte a fronteggiare un singolo nemico, in perfetto stile picchiaduro. Niente regole, solamente tattiche di guerra, colpi su colpi e sangue a fiumi. Per portare a casa la vittoria sarà necessario aggiudicarsi tre round su cinque.

Brawl è praticamente simile a Duel. Questa volta sarà però necessario collaborare con un alleato, guidato dalla IA oppure da un giocatore in carne e ossa, e lanciarsi in una sfida contro altri due lottatori. Anche in questo caso le arene risultano relativamente ridotte, ma alcune nuove meccaniche e strategie entrano effettivamente in gioco dato che capita spesso e volentieri di poter contare sulla sopra citata Vendetta, power-up che può cambiare le sorti dell'incontro. La via più semplice per portare a casa la vittoria è quella di eliminare velocemente uno degli antagonisti e darsi al più vile dei due contro uno. For Honor infatti non possiede, per ora, un gameplay in grado di permettere al giocatore in inferiorità numerica di avere vita facile, anzi, la morte è quasi certa. E' comunque possibile correre dal proprio compagno steso a terra e rivitalizzarlo semplicemente premendo il tasto preposto.

Dominion è senza dubbio la modalità più strategica presente nella Closed Alpha. Due team da quattro persone si troveranno a cercare di conquistare tre location e soprattutto mantenerne il dominio quanto più a lungo possibile. Le arene risultano effettivamente più vaste rispetto a quelle viste nelle due modalità precedenti, come del resto sono presenti anche squadre di soldati nemici, guidate dalla IA, pronti ad aiutare i propri campioni. Sfidare un soldato semplice significa agitare semplicemente la propria arma e farlo a fettine senza alcun tipo di problema, quasi alla stregua di un qualsiasi Dynasty Warrior, mentre sfidare un Eroe avversario significa buttarsi in un vero e proprio scontro uno contro uno. Anche in questo caso la superiorità numerica la farà da padrona, quindi il consiglio è quello di non lanciarsi mai a testa bassa in uno scontro in solitaria ma esplorare l'ambientazione almeno in coppia con un amico/alleato.


CRASH E LAG? NO GRAZIE

La closed Alpha di For Honor non ha messo alla luce solamente il gameplay ma ha messo alla luce una certa stabilità dei server. Non abbiamo mai riscontrato alcun problema di lag e il matchmaking ha sempre fatto il suo dovere accoppiando il nostro alter ego virtuale nelle diverse partite in maniera molto veloce. E' capitato di assistere a qualche crash, ma niente comunque di davvero grave da dover essere segnalato. La strada quindi è quella giusta, ma è comunque necessario ricordare di essere al cospetto di una versione di prova "ristretta". Sarà necessario quindi analizzare il tutto una volta ottenuto l'accesso a una versione di prova dal pubblico più ampio.


VICHINGHI, SAMURAI O CAVALIERI?

La scelta della fazione è sicuramente molto importante. Ogni classe dispone di abilità fisiche particolari da tenere assolutamente in considerazione. I Samurai sono guerrieri rapidi e precisi ma ovviamente i loro colpi risultano meno pesanti di quelli dei Vichinghi, lottatori lenti ma devastanti. I Cavalieri rappresentano la classica via di mezzo, seppur sia necessario mettere in risalto la stragrande importanza del livello del giocatore stesso, aspetto che andrà a inficiare le statistiche dei personaggi stessi. Sono inoltre presenti delle missioni speciali da assegnare al proprio guerriero, in modo da aumentare i propri punti esperienza e soprattutto contare su alcuni oggetti in game davvero interessanti, tra cui diverse tipologie di granate.

E' inoltre possibile customizzare il proprio alter ego virtuale sbloccando diversi pezzi dell'equipaggiamento, feature ben visibile grazie al motore grafico AnvilNext, il quale sembra non aver alcun problema nel muovere un numero davvero elevato di poligoni contemporaneamente sullo schermo. Non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema a livello visivo, anzi l'impatto visivo è davvero superbo, come del resto la gestione dell'illuminazione. Non siamo però stato colpiti dalle ambientazioni, poco varie e con elementi interattivi in quantità ridotta.


PRIME IMPRESSIONI

Dopo circa un anno abbiamo rimesso le mani su For Honor e ammettiamo di averlo trovato particolarmente in forma. Il gameplay risulta profondo e al contempo immediato, di conseguenza è necessario tenere a mente moltissimi fattori ed evitare di lanciarsi a testa bassa negli attacchi. Farsi trovare con il fianco scoperto significa quasi certamente subire danni davvero pesanti. Gli scontri in inferiorità numerica sono fin troppo sbilanciati, di conseguenza sarebbe interessante capire se gli sviluppatori abbiano o meno preso in considerazione di limare il tutto e proporre una soluzione alternativa convincente.

Anche tecnicamente possiamo ritenerci soddisfatti, di conseguenza siamo davvero curiosi di affrontare la versione completa di For Honor, avventura che vedrà luce a partire dal giorno 14 febbraio 2017.


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Commenti

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bellissimo

il rischio è che diventi un gioco che annoia dopo poche ore. spero che il gameplay sia davvero profondo come scrivono

Mikel

Street assasins fighter souls

Ngamer

titolo da seguire

iclaudio

bello ...a me è piaciuto....certo ho provato la sfida online e mi hanno brasato all'istante

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