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Mount & Blade Warband: recensione di HDBlog

17 Ottobre 2016 7

Mount & Blade Warband è recentemente approdato su Playstation 4 e Xbox One ma di fatto il gioco originale è debuttato su PC nel lontano 2008 e, dopo due anni, il team di sviluppo ha rilasciato la prima grande espansione dal nome Warband, versione che ora è arrivata sulle console.

Il titolo di casa TaleWorlds ci porta in un mondo di gioco medioevale caratterizzato dalla più totale libertà e, su PC, può vantare una corposa communty di appassionati. La versione del gioco destinata alle due piattaforme di Sony e Microsoft riuscirà a conquistare anche i giocatori di console ?

TRAMA - MODALITA'

Mount & Blade Warband non ha una vera e propria storyline, di fatto siamo noi a costruire la nostra storia all'interno del gioco. Il titolo di casa TaleWorlds ci porta in un universo medioevale, precisamente a Calradia, all'interno di un vasto open world popolato da nobili, da spietati banditi, da mercanti, da prodi cavalieri e da fanciulle romantiche.

Dopo aver creato il nostro alter ego virtuale, scegliendo tratti somatici, origini e fazione d'appartenenza, distribuiamo i primi punti esperienza e ci troviamo catapultati all'interno di questo universo medioevale: da questo momento siamo noi a scrivere la nostra storia. Tenete ben presente che la creazione del personaggio riveste un ruolo importante quindi valutate bene le scelte iniziali. E' scontato affermare che essere il discendente di una nota casata ci renderà più semplice la nostra ascesa al potere mentre essere il figlio di un mercante o di un viandante potrebbe essere più idoneo ad altri scopi.

Ad inizio gioco siamo comunque soli e, come al solito, senza un soldo in tasca: di conseguenza il primo passo da compiere è quello di girovagare nelle zone circostanti al fine di scoprire come si vive a Calradia e nei suoi sei regni.

Cominciamo quindi ad affrontare i primi incarichi, a salire di livello, ad assegnare i consueti punti esperienza e a guadagnare qualche soldo, il tutto al fine di recarci in qualche taverna e reclutare i primi uomini che, una volta addestrati ed equipaggiati, andranno a comporre il nostro esercito. Ricordatevi però che i soldati vorranno essere pagati e sfamati: prima di reclutare un vasto numero di guerrieri siate certi di avere le possibilità per mantenerli.

Mount & Blade Warband offre ai giocatori una libertà praticamente totale: le varie missioni di fatto saranno solo un contorno e non rappresentano la vera esperienza di gioco in quando il mondo di Calradia offre infinite possibilità e situazioni e ogni scelta che faremo avrà delle conseguenze.

L'esperienza di gioco in single player viene accompagnata anche da un comparto online, caratterizzato da modalità abbastanza coinvolgenti, che ospitano match a 32 giocatori.

GAMEPLAY


Definire Mount & Blade Warband come un RPG è abbastanza riduttivo: il titolo di casa TaleWorlds è infatti un sandbox medioevale che ci porta a gestire regni ed esercito, a combattere, ad esplorare l'intero mondo di gioco e ad affrontare incarichi di vario tipo.

La libertà offerta dal titolo è il fulcro del gioco e l'unico limite sarà di fatto la nostra fantasia. Saremo in grado di fare qualsiasi cosa e non ci saranno scelte giuste o sbagliate, sebbene le decisioni avranno delle conseguenze che influenzeranno la vita all'interno dei regni e la stabilità del nostro esercito. Possiamo decidere di essere, inizialmente, una sorta di Robin Hood e difendere, insieme ai soldati i villaggi presi d'assalto dai terribili banditi. In seguito potremo intraprendere una strada che ci porterà in politica oppure possiamo diventare noi stessi degli spietati briganti, in alternativa possiamo essere dei veri e propri Latin Lover alla ricerca di una nobile fanciulla da sposare: in pratica possiamo essere quello che vogliamo.

Il sistema funziona decisamente bene tuttavia non esiste una vera e propria storyline e di conseguenza non c'è una serie di missioni legate alla trama principale. Avremo comunque degli incarichi che ci verranno assegnati da vari NPC. Tale meccanismo inizialmente può spiazzare il giocatore tuttavia, proseguendo nell'avventura, entreremo in confidenza con la struttura del gioco e il tutto risulterà più chiaro.

I combattimenti sono una parte fondamentale del gameplay e spesso avremmo preferito utilizzare mouse e tastiera al posto del Dualshock 4, specie considerando che gli scontri sono assolutamente tattici e, oltre a gestire il nostro alter ego virtuale, dobbiamo posizionare ed impartire ordini anche alle nostre truppe. Nonostante il team di sviluppo abbia cercato di offrire ai giocatori numerose opzioni per settare al meglio il combat system, al fine di renderlo il più semplice possibile, l'utilizzo del controller a tratti risulta complesso e in alcune circostanze poco immediato.

I combattimenti si basano su attacchi e parate direzionali e, sopratutto nelle prime ore di gioco, non sarà un'impresa semplice utilizzare tale sistema con il controller. Come anticipato precedentemente, il titolo include al suo interno una serie di opzioni che ci permettono di semplificare di molto la gestione, sebbene le battaglie non siano affatto facili e portare a casa la pelle non sarà una passeggiata.


Un aspetto del combat system non particolarmente riuscito è la gestione delle nostre truppe sul campo di battaglia, sopratutto quando con il controller dobbiamo posizionare i nostri soldati. Spesso capiterà infatti che i nostri avversari saranno più veloci e andare incontro a morte certa non sarà poi così difficile.

Dimenticatevi inoltre il classico "Game Over": in Mount & Blade Warband non esiste. Perdere in battaglia o essere catturati, magari anche durante lo svolgimento di qualche incarico, significa andare direttamente in prigione oppure, nella più nera delle ipotesi, diventare dei veri e propri schiavi. In entrambi i casi saremo spogliati di tutti i nostri averi e il nostro esercito potrebbe dimezzarsi o sciogliersi totalmente: considerando che i salvataggi si basano sull'autosave, si tratterà di una vera e propria tragedia che ci costringerà a ricominciare la scalata verso la vetta.

Ottimo il sistema legato alla crescita che riguarda non solo il nostro alter ego virtuale ma anche il nostro esercito. Progredendo nell'avventura saliremo di livello e conquisteremo i classici punti esperienza che potranno essere assegnati al nostro personaggio, sviluppando in questo modo innumerevoli abilità e bonus legati a svariati parametri. Il nostro esercito guadagnerà punti XP che saranno indispensabili per potenziare e specializzare i soldati in diversi ambiti. Tenete comunque ben presente che l'esercito ha un costo di gestione e truppe numerose e specializzate richiederanno spese extra. Inoltre non bisogna mai sottovalutare il morale dei nostri uomini: i soldati soddisfatti saranno decisamente più motivati sul campo di battaglia rispetto a uomini affamati e con pochi soldi in tasca.

TECNICA


Il comparto tecnico di Mount & Blade Warband non fa certo gridare al miracolo, è necessario comunque ricordare che stiamo pur sempre parlando di un titolo uscito diversi anni fa e, nonostante il team di sviluppo abbia apportato alcuni miglioramenti, il comparto grafico rimane comunque datato. Le location, ad esempio, sono spoglie e con pochissimi dettagli, le varie animazioni sono appena sufficienti e decisamente legnose.

Il comparto audio è leggermente migliore ma anche in questo caso non è paragonabile a nessun titolo di questa generazione; Mount & Blade Warband non include al suo interno la lingua italiana e tale aspetto potrebbe essere un problema per più di un giocatore, considerando sopratutto la natura del gioco.

CONCLUSIONE

Mount & Blade Warband è senza ombra di dubbio un gioco che include al suo interno una mole di contenuti immensa e la libertà totale offerta al giocatore è la vera quintessenza del titolo. Purtroppo però il gioco soffre di alcuni difetti tra cui un comparto tecnico assolutamente datato e l'assenza della lingua italiana.

Il gameplay mischia al suo interno svariate meccaniche di gioco che ci portano a gestire regni ed esercito, ad esplorare il mondo di Calradia, a conversare con i vari NPC che popolano i regni, ad assaltare di tanto in tanto qualche carovana e a prendere parte a epiche battaglie. Il tutto funziona decisamente bene ma la mancanza di una vera e propria storyline e di obiettivi ben precisi potrebbero spiazzare inizialmente il giocatore e, in alcune situazioni, il sistema di controllo legato all'utilizzo del pad risulta poco immediato e a tratti complesso.

PRO E CONTRO

Innumerevoli contenutiLibertà totale, svariate situazioni e meccaniche di gioco
Comparto tecnico datatoSistema di controllo poco immediato e a tratti complesso
  • VERSIONE TESTATA: Playstation 4
  • GAMEPLAY 7
  • TECNICA 5
  • MULTIPLAYER 7
  • LONGEVITA' 9
  • GLOBALE 7

7

Commenti

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Lorenzo Caner

Ci hioco su pc da anni con soddisfazione. Avanti a tantissimi altri giochi... Ora aspettiamo la release di warband 2: bannerlords

S4RK1Z

c e anche per android shield

Vive

Senza il workshop questo titolo vale la metà, un altro di quei porting fatti tanto per. Comunque va detto che a distanza di anni su PC mantiene una comunità attiva.

DCasin

Non capisco perché venga definito il comparto tecnico datato. Qui si sta parlando di un gioco del 2010, uno dei grandi classici e must have e uno dei grandi classici del gaming. Datato è ovviamente datato, ma questo non vuol dire che non sia un capolavoro.

P.S. Per gli interessati su PC, Steam lo sconta molto spesso. Penso che ai saldi natalizi potrete farci un bell'affare se lo trovate intorno ai 5€. Comunque è uno dei giochi per i quali vale anche l'acquisto a prezzo pieno senza pensarci su due volte.

Luigi

sembra carina l' ambientazione

StriderWhite

Non l'avevo mai sentito nominare...Magari lo recupererò per PC, prima o poi!

Baronz

Ci ho giocato tantissimo, inoltre su PC esistono una valanga di mod.
sto aspettando con ansia il secondo !

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