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Black Mirror: la nostra recensione

30 Novembre 2017 6

Gli appassionati di avventure grafiche, note anche come Punta e Clicca, ricorderanno la trilogia di Black Mirror, il cui primo episodio debuttò su PC nel 2003. L'avventura originale sviluppata da Future Games non era però riuscita ad entusiasmare del tutto, a causa di alcune problematiche inerenti a doppiaggio e struttura; al contrario l'atmosfera era stata particolarmente apprezzata.

KING Art Games e THQ Nordic hanno quindi provato a riportare alla ribalta Black Mirror con un vero e proprio reboot in cui mistero e atmosfere gotiche saranno i due elementi portanti dell'avventura.

Testato su Xbox One S e One X (disponibile anche su PC e Playstation 4)

TRAMA

Il comparto narrativo, come in tutte le avventure grafiche che si rispettino, assume un ruolo centrale, ma la trama non avrà nessun legame con l'avventura originale. Viene quindi raccontata una storia che potrà essere apprezzata anche da coloro che non hanno mai sentito parlare di Black Mirror.

Saremo catapultati in Scozia nell'anno 1926, vestiremo i panni di David Gordon, che, a seguito della misteriosa morte del padre, decide di visitare, per la prima volta, la tetra, gotica ed occulta dimora di famiglia.

Quella di David non è stata un'infanzia spensierata, nonostante il trasferimento in India con la madre alla ricerca di un luogo migliore in cui vivere. Il padre assente e misterioso, ossessionato dalla storia dei Gordon e dall'occulto, spesso si rifugiava nell'alcool per assopire i pensieri; la sua smania di risposte lo portava ad intraprendere lunghi viaggi, uno dei quali fu fatale.

David però è intenzionato a scoprire tutta la verità. Visioni ed incubi tormentano il ragazzo da tempo e sono troppi i misteri che circondano gli ultimi giorni di vita del padre, considerato pazzo da tutta la famiglia che decise persino di rinchiuderlo in manicomio.

Inizia quindi per David un viaggio fatto di morti, follia e angoscia, circondato da familiari e persone misteriose, che nascondo terribili segreti e non sono per nulla entusiasti del suo arrivo in quella che potrebbe diventare la sua casa. Verranno alla luce verità sconcertanti e macabre, ma l'obiettivo finale sarà quello di scoprire se esiste davvero una maledizione che grava sui Gordon oppure se la causa di tutti i mali ha un nome e cognome.

GAMEPLAY

Il Black Mirror di THQ Nordic riprende in parte le meccaniche del titolo originale. Parliamo quindi di un'avventura grafica in terza persona in cui esplorazione, raccolta di oggetti, indizi ed enigmi sono elementi cardine dell'intera esperienza. Visiteremo in lungo e in largo, l'interno, l'esterno e persino le profondità della tetra dimora dei Gordon, che cela segreti inconfessabili, e parleremo con svariati personaggi: tutti avranno qualcosa da nascondere.

Il gioco viene diviso in cinque capitoli principali, ognuno caratterizzato da due o più obiettivi da portare a termine in una struttura tendenzialmente lineare e guidata. Siamo liberi di girovagare per l'intera dimora senza vincoli eccessivi, fatta eccezione per alcuni luoghi che inizialmente saranno interdetti. Non è presente una mappa, ma la sua assenza non si sente per nulla, in quanto la residenza dei Gordon non è eccessivamente ampia e il rischio di perdersi è inesistente.

La longevità dell'avventura si aggira sulle 8-10 di gioco con un livello di difficoltà generale adatto anche ai neofiti dei Punta e Clicca. Difficilmente si rimarrà bloccati senza sapere cosa fare: nella maggior parte dei casi, infatti, la soluzione sarà a portata di mano.

Gli oggetti da raccogliere, quelli con cui interagire, le note da leggere saranno sempre ben evidenziate grazie alla presenza di un cerchio che apparirà sullo schermo quando saremo in loro prossimità. Tutto quello che raccoglieremo finirà nel nostro inventario, saremo in grado di analizzarlo, ma non si potranno combinare insieme più oggetti (a parte rarissime eccezioni) e sarà il gioco stesso ad indicarci quale strumento utilizzare in determinati momenti.


Gli enigmi non abbondano ed è un vero peccato in quanto quelli presenti alzano leggermente il livello di difficoltà costringendoci a spremere le meningi al fine di trovare la soluzione. Presenti più spesso invece le interazioni nelle visioni di David: bisognerà interagire con tempismo per scoprire la posizione di determinati oggetti e in alcuni casi anche per evitare la morte del nostro protagonista, con conseguente "Game Over".

I dialoghi con i vari membri della famiglia Gordon e con la servitù saranno indispensabili per scoprire i molti segreti che nascondono e i retroscena della trama. Nonostante alcune volte compaiano due possibili risposte, la scelta non avrà però conseguenze tangibili.

A livello di gameplay, Black Mirror mantiene le caratteristiche tradizionali delle avventura grafiche e non introduce nulla di veramente nuovo, fatta eccezione per le visioni di David. Per la maggior parte del gioco saremo quindi chiamati a girovagare da una stanza all'altra della dimora al fine di trovare, ad esempio, un tronchese per rompere un lucchetto, una chiave per aprire una scrivania oppure un oggetto o una nota scritta che potrebbe tornarci utile in una delle tante conversazioni o per risolvere uno degli enigmi.

TECNICA

Tecnicamente Black Mirror non si può certo definire un'opera d'arte e varie problematiche penalizzano l'eccellente ambientazione di gioco caratterizzata da un'atmosfera gotica, occulta e tetra che, insieme al comparto narrativo, ricorda le opere di Edgar Allan Poe.

Visivamente il titolo di THQ Nordic soffre di alti e bassi. Il livello di dettaglio dell'ambientazione generale e dei personaggi, anche se non all'altezza di alcuni titoli di Tripla A, è comunque accettabile e garantisce un impatto visivo sufficiente. Non si possono invece chiudere gli occhi davanti a bordi poco rifiniti con scalettature, sintomo di un Anti-aliasing praticamente inesistente. I problemi maggiori si verificano negli interni, all'esterno invece la situazione migliora leggermente.

I caricamenti rappresentano un altro grande problema di Black Mirror, oltre ad essere innumerevoli, hanno durate estenuati che su Xbox One X sono inferiori rispetto a quelle presenti su Xbox One S, ma comunque lunghe. Girovagare per la residenza dei Gordon significa quindi assistere a continue schermate di caricamento ogni volta che entreremo in una stanza. Anche sul fronte del frame rate il titolo, su Xbox One S, non brilla e, nonostante non siano presenti sessioni di gioco frenetiche, i cali non mancano (assenti su Xbox One X).

Buono invece il comparto sonoro con musiche, effetti e un doppiaggio in lingua inglese privo di particolari difetti. Nella nostra lingua sono presenti i sottotitoli, ma la traduzione non sempre risulta impeccabile e capita che alcune linee di dialogo non siano neppure tradotte.

La caratterizzazione dei vari personaggi è abbastanza definita, tutti sembrano usciti da un classico film horror e alcuni, tra cui l'angosciante giardiniere/tuttofare, non saranno dimenticati facilmente. Parlando invece del sistema di controllo, indubbiamente, su console l'assenza di mouse e tastiera si percepisce e sarebbe stata apprezzata un'ottimizzazione maggiore.

CONCLUSIONE

Black Mirror racconta una storia che riesce a coinvolgere, non particolarmente originale, ma l'atmosfera che circonda l'intero mondo di gioco invoglia l'utente a proseguire nell'avventura al fine di scoprire i misteriosi ed occulti segreti della famiglia Gordon.

Purtroppo i numerosi e lunghi caricamenti, un comparto visivo non eccellente e le scarse prestazioni a livello di frame rate rovinano questa avventura grafica che aveva tutte le carte in regola per essere un gioco in grado di entusiasmare. Sul fronte del gameplay infatti il titolo mantiene le caratteristiche dei classici punta e clicca, riuscendo a farsi apprezzare dai fan del genere, tuttavia qualche enigma in più sarebbe stato molto apprezzato.

E' bene precisare che abbiamo testato Black Mirror sia su Xbox One S che su Xbox One X. Il gioco non è un titolo Enhanced di conseguenza non sfrutta a dovere la potenza della nuova console, tuttavia la differenza tra le due piattaforme si percepisce sia a livello di tempi di caricamento che di frame rate. Alcune problematiche sopra citate inoltre potrebbero essere risolte con eventuali patch future.

LA STORIA COINVOLGE GRAZIE ANCHE ALL'ECCELLENTE ATMOSFERAENIGMI BEN STRUTTURATI MA TROPPO POCHI
CARICAMENTI TROPPO NUMEROSI CON TEMPISTICHE ESTENUANTICOMPARTO TECNICO SOFFRE DI DIVERSE PROBLEMATICHE
  • GAMEPLAY 6
  • TECNICA 5
  • LONGEVITA' 7 (8/10 ore in linea con altri esponenti del genere)
  • MULTIPLAYER -
  • GLOBALE 6,5

6

Commenti

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LeChuck

Come dice il buon Ron Gilbert: "se in un'avventura grafica il giocatore può ritrovarsi in un punto morto per non aver fatto/preso qualcosa precedentemente o morire (Game Over) per un'azione sbagliata, l'avventura grafica è scritta male".

Brogi87

A quando la recensione di nokia steel HR?

checo79

se vi piace la pasta mangiate na carbonara

Jon Snow

se siete abbonati ad Amazon Prime, guardatevi Goliath su Prime Video.

stiga holmen

Pensavo fosse la recensione della nuova stagione BM non ancora rilasciata :D

Midnight

Prima di aprire l'articolo pensavo che vi foste cimentati con le recensioni di serie tv ...

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