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Yakuza 6 The Song of Life: la nostra recensione

15 Marzo 2018 8

E' passato circa un anno e mezzo dal debutto in Giappone di Yakuza 6: The Song of Life e finalmente il titolo è in procinto di approdare anche nel nostro territorio: l'uscita è infatti fissata per il 17 aprile.

L'attesa per i fan della saga è stata indubbiamente lunga tuttavia Sega, sul fronte Yakuza, da sempre, ha dato priorità al Paese del Sol Levante. I motivi sono abbastanza semplici considerando che in Giappone la saga conta una community di giocatori davvero vasta al contrario di quanto accade nel nostro Paese.

Il sesto capitolo, oltre alla presenza di un nuovo motore grafico e di revisioni in ambito gameplay, sarà come sempre accompagnato da una narrativa fortemente legata ai capitoli precedenti che mischia scene drammatiche a situazioni irriverenti ed ironiche. Questi elementi riusciranno a far avvicinare nuovi giocatori all'universo del celebre Yakuza ?

Testato su Playstation 4

TRAMA

Gli eventi raccontati in Yakuza 6: The Song of Life saranno immediatamente successivi ai fatti narrati nel quinto capitolo. Kazuma Kiryu, dopo aver trascorso per sua scelta un periodo in prigione, tornerà quindi alla sua vita di "tutti i giorni" ma scoprirà che Haruka, la sua figlioccia, è scomparsa.

Kiryu partirà di conseguenza alla ricerca della giovane ragazza ma quello che scoprirà cambierà in parte la sua vita e i suoi piani futuri: Haruka infatti non solo sarà diventata mamma di un bel bambino ma a causa di un misterioso incidente si troverà in coma su un letto di ospedale. Un comparto narrativo che riveste un ruolo centrale motivo per il quale non andremo oltre a raccontare le vicende di Kiryu e compagni.

I fatti narrati, come tradizione, sono fortemente collegati a quanto accaduto nei capitoli precedenti e di conseguenza, oltre ad alcuni nuovi personaggi, si incontreranno visi noti e si parlerà di eventi avvenuti in passato.

I nuovi giocatori? Sicuramente per chi si affaccia per la prima volta alla serie non sarà semplicissimo capire immediatamente quanto sta accadendo. La presenza di una lunga sequenza introduttiva - circa un'ora - tenta di spiegare per sommi capi la trama generale e se non basta la sezione "Memorie" (nel menù principale) ripercorrerà gli eventi di ogni singolo capitolo.

E' importante comunque sottolineare che è necessario avere una buona conoscenza dell'inglese (la lingua italiana non è contemplata) per riuscire ad entrare nel vivo delle vicende raccontate che una volta capite riescono davvero a coinvolgere.

GAMEPLAY

Parlando di gameplay, il leggendario Yakuza si troverà infischiato tra gang criminali, mafia cinese, complotti e tradimenti. I combattimenti giocheranno un ruolo centrale. L'intero sistema è stato rivisitato e i vari stili presenti negli episodi precedenti, sono stati inglobati in un unico sistema, il Drago di Dojima. Kiryu potrà quindi parare, schivare, contrattaccare e sarà anche in grado di utilizzare a suo vantaggio innumerevoli combo, tecniche e attacchi speciali da sbloccare.

In fase di combattimento, oltre alla presenza di alcuni QTE, si potrà interagire con innumerevoli oggetti presenti in zona, afferrare persino scooter e bici, e scagliarli contro i nemici di turno dando a vita a dei veri e propri massacri con gente che vola a destra e a manca.

Presente inoltre l'Ultimate Hit Mode che trasformerà Kiryu in un combattente praticamente invincibile in grado di sferrare colpi e combo micidiali, a patto però di aver riempito di energia l'apposita barra.

Un sistema di combattimento intuitivo, moderno, profondo al punto giusto, dinamico e capace di coinvolgere e di rendere alcune fasi davvero spettacolari anche sul fronte visivo e coreografico con animazioni credibili e fluide.

Cambiamenti anche nel sistema di progressione, molto più libero rispetto al passato. Qualunque azione (completare missioni, mangiare, bere, affrontare mini-giochi, combattere o prendersi cura del pargolo) conferirà un certo quantitativo di punti XP suddivisi in cinque categorie, utili per potenziare i parametri base e per acquistare nuove tecniche, potenziamenti, skill social o sbloccare devastanti combo.

Saremo in grado di equipaggiare Kiryu con eventuali armi e alcuni oggetti che conferiranno bonus aggiuntivi e potranno essere acquistati in negozi, presi dai corpi dei nemici sconfitti o recuperati nelle casseforti, a patto di aver trovato la chiave corrispondete.

Le aspettative non saranno deluse neppure in ambito contenuti: l'intera vicenda si svolge a Kamurocho e nella cittadina di Onomichi (nei pressi di Hiroshima); le attività da svolgere non mancano. Oltre alle missioni, che ovviamente permetteranno di proseguire con le vicende della storyline, non mancheranno incarichi secondari, eventi a tempo, combattimenti con le gang ed innumerevoli mini-giochi realizzati con una cura maniacale.

Si accederà infatti alle tradizionali sale da gioco, per affrontare sui cabinati arcade lunghe sessioni di Puyo Puyo, Virtual Fighter 5 Final Showdown, Out Run, Fantasy Zone e altri. In alternativa si potrà andare in palestra, lanciare qualche freccetta, frequentare locali adibiti all'immancabile karaoke, intrattenersi con graziose donzelle e sedersi di fronte ad un PC per una "live chat" tutt'altro che casta.

Impossibile inoltre non citare il "Clan Creator", un'inedita funzione (mini-gioco) che in pratica permetterà di creare la propria gang e andare ad affrontare battaglie contro altri clan persino online, sfidando altri giocatori, affrontando Raid ed eventi a tempo.

Si potranno arruolare combattenti, potenziarli e decidere - in base alle abilità di ognuno - chi schierarli sul campo di battaglia con l'obiettivo finale di affrontare combattimenti (in stile strategico con visuale dall'alto) contro altre gang, salire di livello e diventare il clan più forte.

Kiryu spesso e volentieri dovrà anche svolgere il ruolo di "nonno" premuroso: il pargolo di Haruka sarà infatti un vero e proprio co-protagonista e saprà persino tirare fuori l'animo buono e dolce del temerario e spietato Yakuza. Alcune volte però sarà necessario prendersene cura attraverso un mini-gioco creato ad hoc: in fase di combattimento invece non recherà nessun disturbo in quando sarà prontamente affidato al primo estraneo che passa per la strada.

Sega ha svolto un lavoro praticamente impeccabile sul fronte mini-game: tutti sono di altissima qualità, realizzati con una cura nei dettagli che rasenta la perfezione e si potranno passare interminabili ore di gioco solamente a provare e a divertirsi con tutti i mini-giochi che Yakuza 6 ha da offrire.

TECNICA ED INTERFACCIA

In Yakuza 6 The Song of Life debutta il nuovo motore grafico che svolge un ottimo lavoro sul versante visivo mentre in ambito frame rate, sul modello tradizionale di Playstation 4, si verificano alcune incertezze sopratutto nelle sessioni più frenetiche.

Il livello di dettaglio è indubbiamente alto, gli elementi di contorno non mancano, le varie animazioni sono molto più fluide e realistiche rispetto a quanto proposto nei precedenti episodi. Nulla da segnalare neppure sulla realizzazione dei vari personaggi principali, tutti curati nel minimo dettaglio, qualche sbavatura invece negli NPC che popolano il mondo di gioco.

Le ambientazioni sono vive e dinamiche: le strade, sopratutto quelle di Kamurocho, brulicano di persone impegnate nelle più svariate attività, locali, edifici e negozi sono presenti in quantità e luci al neon colorate di insegne e cartelloni rendono il tutto molto credibile.​ I caricamenti sono ridotti al minimo: finalmente si potrà entrare in praticamente qualunque edificio e prendere parte alle varie attività senza essere obbligati ad assistere alle tediose schermate "nere".

Anche sul fronte dei combattimenti il tutto si svolgerà in "tempo reale": girovagando per le strade, spesso e volentieri, Kiryu si imbatterà in criminali di ogni tipo e prendersi a scazzottate sarà inevitabile. Si potrà anche scappare, rifugiarsi in qualche negozio ma nella maggior parte dei casi i delinquenti arriveranno e l'unica soluzione sarà eliminarli ad uno ad uno.

Parlando di interfaccia, gli indicatori su schermo non sono invasivi, immancabile ovviamente la mini-mappa completa di icone che segnalano negozi, ristoranti, mini-game e bande criminali.


La principale novità riguarda indubbiamente lo smartphone tramite il quale si potrà accedere alla mappa generale, all'inventario, al sistema di progressione, al Clan Creator e all'elenco delle missioni da svolgere. Si potranno inoltre scattare selfie e una serie di notifiche avvertiranno su imminenti incarichi a tempo.

Segnaliamo inoltre la presenza di innumerevoli ristoranti, fast food, bar, macchinette e chioschi, ognuno caratterizzato dalla presenza di cibarie e bevande ben precise che - se consumate - oltre a ripristinare parte della salute e a garantire determinati bonus, permetteranno di guadagnare punti Xp ma solo se non si è sazi.

I difetti di Yakuza 6 The Song of Life riguardano principalmente un frame rate alcune volte troppo ballerino e una telecamera che in determinate circostanze non risulta performante; quello che rischia davvero di tenere lontani i giocatori è la mancata localizzazione in italiano.

Il parlato è tutto in lingua originale e la scelta è indubbiamente ottima in quanto garantisce un livello di coinvolgimento altissimo. I sottotitoli però sono in inglese e per immergersi nella narrativa e conoscere le sfaccettature di ogni personaggio è necessaria una buona dimestichezza con la lingua considerando che linee di dialogo abbondano.

CONCLUSIONE

Gli appassionati della serie si troveranno di fronte ad un titolo capace di coinvolgere, con una narrativa che non delude, una trama accattivante, un gameplay e un comparto tecnico entrambi rinnovati, resi più moderni ma che mantengono le basi della saga senza stravolgerle eccessivamente.

I vari mini-giochi sono la vera quintessenza del titolo, variegati e curati nei minimi dettagli, le missioni, anche se in alcuni casi introducono tematiche diverse, avranno invece quasi sempre lo stesso obiettivo finale: annientare gang criminali e boss.

Yakuza 6 è indubbiamente un buon gioco, solido e capace di entusiasmare anche nuovi giocatori tuttavia la mancanza della localizzazione in italiano siamo certi che ancora una volta potrebbe tenere lontani i giocatori da un titolo che effettivamente merita di essere giocato.

Segnaliamo inoltre la possibilità di affrontare praticamente tutti i mini-giochi in multiplayer offline.

MINI-GIOCHI TRAVOLGENTI CURATI NEI MINIMI DETTAGLICOMPARTO TECNICO PIU' REALISTICO E CEDIBILESISTEMA DI COMBATTIMENTO RINNOVATO, DINAMICO E VARIO
SEQUENZA INTRODUTTIVA TROPPO PROLISSAINCERTEZZE SUL FRONTE FRAME RATE (PS4 Tradizionale)MANCANO I SOTTOTITOLI IN ITALIANO
Postazione di prova
  • GAMEPLAY: 9
  • TECNICA: 8,5
  • LONGEVITA': 8,5
  • MULTIPLAYER: 8
  • GLOBALE: 8,5

8

Commenti

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DeadlyMav

voleva essere un IPERBOLE

EMARCEUS

Che paragone!

DeadlyMav

Yakuza senza l Italiano è come la Bibbia in aramaico, troppo complesso per godersi le tante sfumature , scaffale?

LoWR1DeRHD

si! Yakuza Kiwami. Ci sono 3-4 titoli su ps4 di yakuza

Superdio

ma esiste il remake del primo per ps4? non ho mai giocato giochi della serie yakuza ma mi interessano molto, il problema e' che partire dal sesto capitolo mi pare un filo troppo avanzato per capirci qualcosa...

Giulk since 71'

Senza sottotitoli in italiano può stare sullo scaffale a vita per quanto mi riguarda

ghost

Il giorno in cui darete meno di 8 a un gioco lo comprerò per curiosità

LoWR1DeRHD

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