22 Giugno 2018
In un mondo dove tutti sono (o vogliono essere) "pro player" e dove i videogiocatori di auto diventano "pro sim-racer", c'è ancora spazio per il vecchio, sano, divertimento? Fortunatamente sì: al fianco di pro-player e streamer, un'orda in costante crescita, c'è ancora chi prende i videogiochi per quello che erano in origine, un passatempo.
Si inserisce qui Onrush di Codemasters, sviluppatore che ha alle spalle una certa storia per quanto riguarda il mondo racing. Un volo per Londra ed eccomi davanti a Xbox One X e PS4 Pro per una prima prova sul campo, anche quello di battaglia in multiplayer locale.
Erede spirituale di Motorstorm, Onrush propone una personale interpretazione al genere: non si corre da soli ma si farà parte di un team di sei che dovrà affrontare una folle gara, dove essere in testa non significa necessariamente vincere.
Articolato su quattro modalità, Onrush è infatti basato molto su stile, acrobazie e gioco di squadra.
Overdrive è l'esempio perfetto: vince chi utilizza di più il boost che a sua volta va guadagnato in corsa; per farlo bisogna guidare con stile e aggressiività, eliminare i nemici e lanciarsi in salti di ogni genere. Più punti ottiene la squadra, più si avvicina alla vittoria. L'ignoranza - in senso positivo - più totale. Come si riempie l'indicatore dei boost? Con la guida acrobatica e con i "takedown", ovvero eliminando i nemici: avrete un punteggio per ogni avversario (guidato dalla AI o meno) e un punteggio inferiore per le pedine (solo AI), messe apposta in gara allo scopo di farci fare punti.
Countdown: classica sfida a tempo dove bisogna passare in mezzo a delle porte. Chi entra nella zona delimitata dai marcatori guadagna dei preziosi istanti per la propria squadra: quando il conto alla rovescia arriva a zero, la squadra rimasta senza tempo perderà la corsa. In questa modalità lo spessore tattico è rappresentato dall'abilità del giocatore di bilanciare difesa e attacco così da impedire agli avversari di attraversare i checkpoint e evitare di farsi buttare fuori.
Switch: curiosa modalità ad eliminazione dove tutti inizano su una moto e ad ogni eliminazione cambieranno veicolo (ognuno con diverse abilità speciali come vi spiego dopo). Ogni partecipante ha a disposizione tre cambi, terminai i quali si va incontro alla sconfitta. In "Switch" lo spessore tattico è dato quindi dal gioco di squadra, dalla capacità di padroneggiare le abilità dei diversi mezzi e, perché no, dal giocarsi una delle "vite" proprio per avere accesso prima degli altri ad un mezzo con caratteristiche più utili alla situazione e alla squadra.
Lockdown: l'ultima delle modalità è la classica "re della collina"...in movimento. Molto importante il gioco di squadra per mantenere il controllo della zona il tempo necessario a segnare il punto: come al solito il controllo si ottiene superando il numero degli avversari all'interno dell'area da conquistare.
Trasversale alle diverse modalità, Stampede è la chiave del divertimento di Onrush. Il sistema si assicura che ogni giocatore sia sempre al centro dell'azione, così da non lasciare indietro nessuno. Tutti possono recuperare, tutti possono vendicarsi di un'eliminazione e l'errore o il fuoripista non è più così punitivo come quei giochi dove conta il millesimo sul tempo sul giro. Se rimani indietro, Onrush ti riposta automaticamente nel gruppetto di testa, pronto a combattere di nuovo con le unghie e con i denti.
Lo spazio per distinguersi c'è sempre: chi è bravo e più veloce degli altri potrà distaccare leggermente il gruppo che, comunque, gli starà con il fiato sempre sul collo. Dalla prima prova il sistema sembra ben bilanciato, in grado di raggiungere il giusto compromesso per permettere ad un giocatore abile di recuperare l'errore ma, allo stesso tempo, consentire ad un buon avversario di creasi un po' di distacco se la sua abilità nel gestire boost e rush risulta superiore.
Interceptor, Dynamo, Titan, Enforcer, Charger, Vorter e le due moto, Outlaw e Blade, sono le classi tra cui scegliere. Ognuna è caratterizzata da abilità attive e passive diverse e da un modello di guida che varia in termini di sfumature, d'altronde la fisica qui non è proprio simulatica.
Interceptor riempie ad esempio la barra del rush ad ogni takedown in sequenza, guadagna rush sfiorando le altre vetture e ha un boost iniziale più potente (ma più esoso in termini di consumo). Dynamo è il supporto: guadagna rush stando vicino agli alleati, li ricarica e droppa potenziamenti da raccogliere durante il boost. Titan è il difensore: può posizionare barricate che rallentano gli avversari, guadagna rush quando li elimina e crea uno scudo per gli alleati vicini.
Enforcer acceca gli avversari e disabilita il loro boost, Charger è la classe da mischia che guadagna rush stando in mezzo ai nemici ed ha un attacco "fisico" più potente, Vortez lascia una scia di turbolenza, Outlaw risucchia il boost dagli avversari e crea un'onda d'urto all'atterraggio e Blade lascia una scia di fuoco sul percorso e guadagna rush dai front e backflip.
Sei contro sei, magari gli uni di fronte agli altri in locale: questo per un "vecchietto" come me lo scenario ideale per godersi il multigiocatore di Onrush, la classica situazione dove volano amichevoli insulti e incitazioni, dove ogni squadra comunica per organizzare le proprie strategie e dove alla fine del match ci si guarda in cagnesco in attesa della partita successiva.
Nonostante possa sembrare il classico arcade poco profondo, Onrush si trasforma completamente nelle modalità competive. Al primo approccio la tentazione sarà quella di incollare le dita sui tasti di acceleratore e boost e sperare di cavarsela. Solo in un secondo momento si scopre che, in realtà, padronanza delle abilità, bilanciamento della squadra, tempismo e comunicazione saranno tutto.
Prova è il fatto che dopo una vittoria schiacciante in match 1, la squadra avversaria (quella della prosperosa "gamer-girl" che vedete in foto) è riuscita a comunicare, padroneggiare le abilità dei vari mezzi, studiare una tattica e ribaltare la situazione. Basta poco per accorgersi che il gioco di squadra, l'attivazione del boost e del rush al momento giusto e la combinazione delle abilità dei vari mezzi fanno la differenza.
Fondamentale, quindi, è perdere pochissimi minuti a guardarsi i video introduttivi, dove ogni classe è descritta nelle abilità attive e passive. Il difficile sarà poi capire quali usare e come coordinarsi con il team
Trattandosi di un'anteprima la build provata non è quella definitiva, ma l'uscita imminete mi consente di lanciarmi comunque in qualche considerazione, da riassumere in Onrush non è il gioco da prendere per la grafica.
Pur presente il supporto alle console 4K, con la possibilità di scegliere dal menu se privilegiare la grafica e la risoluzione o preferire un gramerate ancorato a 60 FPS, Onrush non eccelle nella qualità generale. Le auto risultano purtroppo anonime e poco dettagliate, meglio le moto ma solo perché riprese dai modelli di successo del mercato (qualcuno ha detto BMW GS?).
In più le ambientazioni, le poche provate, risultano per lo più spoglie e poco "vive". Molto meglio, invece, la resa degli effetti: Onrush punta sul dinamismo di un gameplay da "botte da orbi" e la grafica gli va fedelmente dietro con luci, colori ed effetti particellari di ogni tipo a schermo.
La fisica è quasi del tutto assente ad eccezione della percezione dei diversi pesi delle vetture: accettabilissimo in un gioco arcade ma si poteva fare qualcosa di più per differenziare il modello di guida...e poi perché non inserire il drift?
Non vi negherò che la preview di Onrush è stata un'esperienza agrodolce: da un lato c'è il divertimento di un gameplay azzeccato che, sotto il segno dell'arcade, riesce a mettere d'accordo il casual gamer con il competitivo anche in ottica eSport, offrendo uno spessore strategico che è maggiore di quanto si potrebbe pensare dalla copertina.
Dall'altro c'è però una tecnica non all'altezza del 2018: bene il framerate stabile, bene le opzioni di scelta fra FPS o risoluzione, male l'assenza di personalità alcuna da parte dei veicoli e la loro realizzazione tecnica.
Qualche lamentela va portata anche al tipo di acrobazie disponibili per le auto, che possono essere protagoniste solamente di salti e avvitamenti (se prendete la rampa con solo due ruote). Un po' di varietà o un tasto per drift e flip in aria sarebbe stato l'ideale.
Vedremo in fase di recensione se i dubbi di cui sopra saranno confermati o smentiti. La speranza di un affinamento di Onrush, comunque c'è: gli sviluppatori hanno infatti annunciato la volontà di un supporto post-lancio continuo e gratuito, con DLC e aggiornamenti che confermano l'intenzione di creare una community di giocatori online e lanciare il titolo anche in ottica eSport.
Commenti
Molto intelligente come idea.