28 Maggio 2019
Lego cambia per diventare più ecosostenibile, e per farlo abbandonerà la plastica. Ma come, il mitico mattoncino - interamente realizzato in plastica - non sarà più fatto di quella materia prima che l'ha reso popolare in tutto il mondo?
Per capire la svolta strategica dell’azienda danese è necessario fare un passo indietro: nel 2015, infatti, il Gruppo aveva rivelato l’intenzione di utilizzare materiale interamente ecosostenibile sia per il packaging che - guarda un po’ - per i mattoncini colorati. Il passaggio dall’attuale produzione a quella “green” avverrà entro il 2030, anticipata dai cambiamenti nelle confezioni di vendita che saranno realizzate con prodotti rinnovabili o riciclati:
“Entro il 2025, il nostro obiettivo è che nessuna parte del packaging Lego debba finire all’interno di una discarica”, ha affermato alcuni mesi fa il VP Environmental Responsibility di Lego Group Tim Brooks.
Sostenibilità ambientale per Lego significa anche produzione a impatto zero: dal 2017, infatti, il Gruppo sfrutta nei processi produttivi energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili, e per celebrare l’evento ha realizzato (in Lego, ovviamente) la più grande pala eolica del mondo.
Così, dopo le fonti energetiche e il packaging, l’azienda ha iniziato a concentrarsi sul materiale impiegato per la realizzazione dei blocchi: già quest’anno sono stati creati i primi mattoncini con la canna da zucchero. Si tratta di Lego a forma di palme e di ali di drago (dunque pezzi flessibili) contenenti polietilene al 98% che, tuttavia, non sono ancora biodegradabili. E pensare che, alla fine di questa giornata (così come di tutti gli altri giorni) usciranno dalle fabbriche del Gruppo 100 milioni di mattoncini, la cui produzione causa l’emissione di circa 1 milione di tonnellate di CO2 all’anno. Da qui si capisce meglio come si renda necessaria una svolta ecosostenibile che faccia sì che i famosi mattoncini non incidano sulla salute del nostro pianeta. Anche per questo motivo l’azienda ha stipulato un accordo con il WWF per ridurre - entro il 2020 - le emissioni di CO2 del 10%.
“Dobbiamo imparare di nuovo a farli”, ha ammesso Henrik Ostergaard Nielsen al New York Times, spiegando che il passaggio dalla plastica a materiali riciclati potrebbe non essere così semplice: è infatti necessario mantenere invariate le caratteristiche che dagli anni ’50 ad oggi hanno reso unici i “brick”, tra cui la resistenza alle diverse temperature e alle cadute (o ai nostri piedi - preferibilmente scalzi - quando li calpestiamo involontariamente: a “vincere” è sempre il mattoncino!).
Sono 100 gli esperti attualmente al lavoro per trovare la migliore alternativa possibile, 200 i materiali testati, 134 i milioni di euro investiti. Ad oggi la soluzione ottimale non è ancora stata trovata, vuoi perché il materiale si rompe troppo facilmente, vuoi perché il mattoncino non ha la giusta gradazione di colore. Tra i materiali provati c’è una bio-plastica denominata PLA che potrebbe già essere impiegata nel processo produttivo. Tuttavia, altre soluzioni come ad esempio quella basata sulla canna da zucchero non sono ottimali per i classici mattoncini, essendo funzionali solamente per pezzi flessibili che rappresentano appena l’1-2% dell’intera produzione.
Insomma, il mattoncino eco-sostenibile ci sarà, ma ad oggi Lego è ancora lontana dalla soluzione.
Commenti
In pla si stampa già in 3D...puoi informati senza problemi
Ha quel sapore di tumore al polmone che proprio non si batte!
Non ho altri alberelli da paragonare, ma quelli a rametto/foglia (sulla scatola sono verde chiaro) sono identici.
La creatività elemento spontaneo interiore. Considerato essenziale per lo sviluppo intellettivo. Lego Meccano..hanno forgiato intere generazioni realizzando in loro la curiosa forma del realizzare. Ora lo zero culturale ed il ponte di Genova. Capire almeno questo perfavore. Viva la creatività.....l ingegno e la vita...
Immagino le facce di quelli che vedranno la loro bella Bugatti azzurra biodegradarsi.
Lego destinata al fallimento
Eh lo so, infatti ho detto che sono anche contento della cosa
*giornalettista
Abs è una plastica facilmente riciclabile. Il problema è che molti paesi non hanno la raccolta differenziata e impianti di recupero.
Si può recuperare 80% di ciò che si butta, ma se i paesi in via di sviluppo non si adeguano.
hai ragione, ma è considerato materiale fossile e non rinnovabile, rispetto al PLA ad esempio
con quello che costano dovrebbe essere vietato per legge
ed è bellissimo vedere mio figlio che 40 anni (e la rivoluzione di internet) dopo ancora ci gioca come ci giocavo io
Poca resistenza all’usura. Non ha un comportamento elastico, ma solo plastico (si deforma) oppure fragile (ad esempio alluminio). Non può essere adittivato con i colori. Se fai una verniciatura quella se ne va fa facilmente. Poi c’è la difficolta di produzione, il liquido metallico è diverso quello plastico.
La plastica ha molte proprietà positive uniti insieme, in particolare bei processi di produzione, che difficilmente si trova in altri materiali.
se usa proprio gli stessi dire che non inquina :-)
Il ragionamento può anche avere un senso...ma non possiamo nemmeno inquinare il pianeta perché tuo nipote vuole giocare a lego con i tuoi stessi mattoncini :)
Metallo? Quasi indistruttibile e riciclabile...
Infatti ne ho già due. Non ne compro altri.
Se le prossime LEGO non saranno più in ABS ma in plastiche biodegradabili non potranno più durare decenni senza rovinarsi nel tempo
Perché non sarà più possibile...?
Foreste? Forse ti confondi con il carbone...
Ahahahah. Smettila di comprare smartphone, allora
Giornalista? Ahahahah e da quando uno che scrive su un blog è giornalista?
Il problema è per la multinazionale....
Non si tratta di conservarli ma di evitare questo: https://uploads.disquscdn.c...
Ma è questo il loro vantaggio principale. Non si usurano mai, sono fatti troppo bene.
Te li immagini i collezionisti che spendono 900 euro per il nuovissimo set del Millennium falcon e poi, dopo 20 o 30 anni, quando sarà diventato un pezzo rarissimo, magari quel set è tutto scolorito e cade a pezzi?
I lego sono giocattoli che praticamente si tramandano da padre in figlio, renderli biodegrabili li renderebbe un prodotto quasi usa e getta alla pari di molti altri giocattoli.
Bellissimi, costavano ma erano divertentissimi
Non si incastrerebbero abbastanza facilmente oltre che essere più fragili
In legno come alle origini
Da una parte ne sono felice dall'altra... Mi sono appassionato alle LEGO grazie a quelle lasciate in soffitta di mio zio, dopo anni a giocarci le ho messe via finché mio cugino non crescerà abbastanza, pensare che non sarà più possibile mi rattrista parecchio
Hai fatto bene!
Ad ogni modo quel set è straordinario...
Durano una vita. Appunto.
Cioè se vengono gettati o persi in giro per il mondo, ci restano a vita. Si chiamano prodotti non biodegradabili, cioè inquinamento.
"Ad oggi la soluzione ottimale non è ancora stata trovata"
Smettete di farli.
Io lo lascio proprio lì il tappino quando è in carica la Pencil
Io non so se sono pronto ad accettare l'idea che i mattoncini con cui sono cresciuto possano sciogliersi nel nulla se lasciati per una sufficiente quantità di tempo ad esposizione diretta del sole…
Costano tantissimo ma sono veramente fantastici...da piccolo erano il mio gioco preferito e 3 anni fa per una frattura di un'anca che mi ha costretto a casa per 3 mesi (e quindi avevo del tempo) ho rispolverato il mio bidone di svariati kg e ho ricostruito tutti i set che avevo (trovando le istruzioni su internet). Morale della favola: riaccesa la passione, ora a casa ho una vetrina colma :-)
Nell'acciaio
In realtà è il contrario, parte della produzione è stata spostata in Cina e la qualità ne ha risentito.
Come le sembrava la qualità di questa nuova “plastica”?
In confronto agli arbusti classici, com’erano?
Ora fanno anche i telefoni in vetro haha
Neanche visto. Ma il futuro e quello, poco da fare
Il petrolio è derivato da foreste che sono state "digerite" da batteri anaerobi
Certo ad un bambino di 5 anni diamo centinaia di piccoli mattoncini in vetro...
Penso che insieme ai Geomag sia uno dei giochi che più consiglio ad un genitore per il proprio figlio
Alimentano la creatività e sono un passatempo clamoroso
I set da 100 euro sono tutti brand star wars , giurassic parck , batman ,harry potter etc tex
Di quei 100 ben 99 vabno via solo per il costo del brand
Lego non ci guadagna nulla
Infatti hanno dovuto diversificare
Ma chi è lo squilibrato che butta i LEGO?
ma c'è gente che butta via i lego?
Si ma devi avere una pipa a nanotubi per fumarlo
Potrebbero farli in legno tek per quello che costano